Cambia il modo di viaggiare in Europa: ecco cosa succede con i nuovi controlli biometrici

  • Postato il 11 ottobre 2025
  • Di Panorama
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Dimenticare il gesto automatico del timbro sul passaporto: da domenica 12 ottobre viaggiare in Europa non sarà più come prima. Con l’introduzione dell’Entry/Exit System (EES), l’Unione Europea entra nell’era dei controlli biometrici. Niente più inchiostro: ora saranno impronte digitali, scansione del volto e registrazione elettronica a definire l’identità dei viaggiatori in arrivo e in partenza dai confini esterni dell’area Schengen.

In Italia, a inaugurare questa rivoluzione silenziosa saranno Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate, insieme ai porti di Civitavecchia e Genova, dove la sperimentazione partirà in modalità pilota prima di estendersi a tutto il territorio nazionale entro aprile 2026.

Come funzionerà il nuovo sistema

Chi arriva da Paesi extra-Ue – compresi i cittadini del Regno Unito post-Brexit – dovrà scansionare il passaporto, fornire le impronte digitali e un’immagine del volto. I dati saranno poi registrati nel database eu-LISA con sede a Tallinn, in Estonia, dove verranno raccolte e gestite le informazioni biometriche e anagrafiche di 25 Paesi Schengen e quattro Stati associati (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).

Il sistema sostituirà definitivamente il timbro manuale con una registrazione elettronica che consentirà di monitorare i flussi di ingresso e uscita e verificare automaticamente la durata dei soggiorni, che non potranno superare i 90 giorni in un periodo di 180.

Cosa cambia per i viaggiatori

All’inizio servirà un po’ di pazienza: le nuove procedure biometriche richiederanno più tempo rispetto ai controlli tradizionali. Ma dopo la prima registrazione, gli ingressi successivi saranno molto più rapidi grazie al confronto automatico dei dati nel sistema.

I passaporti elettronici potranno essere utilizzati nei varchi automatici contrassegnati dal simbolo dorato della fotocamera, mentre i minori di 12 anni saranno esentati dal rilevamento delle impronte. In alcuni aeroporti e porti, i viaggiatori potranno anticipare parte della procedura grazie a chioschi self-service e app dedicate.

Dal timbro all’impronta digitale

Il Regolamento (UE) 2025/1534 prevede che il nuovo sistema diventi operativo al 100% entro aprile 2026, ma la transizione è già iniziata. L’Europa compie così un passo deciso verso la digitalizzazione totale della mobilità, archiviando un gesto iconico – il timbro sul passaporto – per sostituirlo con una tecnologia che promette più sicurezza e meno burocrazia.

Resta da capire se i flussi reali di passeggeri e la complessità delle frontiere sapranno tenere il passo dell’innovazione. Intanto, chi parte da Roma o Milano dovrà solo ricordarsi una cosa: sorridere allo scanner. È il nuovo modo europeo di dire “Benvenuto”.

Autore
Panorama

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