Canada al voto sotto shock per Vancounver, Carney è il favorito

  • Postato il 28 aprile 2025
  • Di Agi.it
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Canada al voto sotto shock per Vancounver, Carney è il favorito

AGI - Il Canada va alle urne oggi in un clima di lutto per la tragedia di Vancouver, dove un'auto è piombata sulla folla al festival annuale della comunità filippina. Sulla carta, i liberali del primo ministro uscente Mark Carney sono i favoriti alle elezioni federali per rinnovare i 343 seggi della Camera dei Comuni. Se le previsioni saranno rispettate, Carney sarà protagonista di una spettacolare rimonta del suo partito sui conservatori guidati da Pierre Poilievre, accreditati solo pochi mesi fa di una schiacciante vittoria dopo dieci anni di governo di Justin Trudeau.

Paradossalmente, Poilievre potrebbe essere affondato proprio da chi lo aveva più ispirato: Donald Trump. La battaglia dei dazi contro il Canada scatenata dal presidente americano ha provocato una reazione orgogliosa e durissima nel Paese. E Carney ha saputo incarnarla e guidarla molto meglio di Poilievre che nei mesi precedenti aveva imboccato una strada 'trumpiana', nei toni e nei contenuti. Ex banchiere centrale, sia del Canada sia dell'Inghilterra, 60 anni, dopo le dimissioni di Trudeau a gennaio Carney si era candidato alla guida dei liberali.

Vinta la sfida con la rivale più accreditata, Chrystia Freeland, a marzo è succeduto a Trudeau anche alla guida del governo. Nel frattempo, si è scatenata la guerra commerciale con l'ingombrante vicino, con Trump che più di una volta ha detto che vuole fare del Canada il 51esimo stato degli Usa. E Carney si è imposto come l'uomo giusto al momento giusto: competente, rassicurante, ma allo stesso tempo pugnace.

Reazione del Canada

"Vogliono le nostre risorse, la nostra acqua. Gli americani vogliono il nostro paese", ha ammonito più volte. Anche ieri, in un'iniziativa elettorale vicino a Toronto, quando ha attaccato il suo rivale conservatore accusandolo di "non avere alcun piano per affrontare questo momento cruciale, o per resistere al presidente Trump". Unico neo, il suo francese piuttosto zoppicante rispetto a quello dello sfidante, 46 anni, di Calgary.

Dal canto suo, Poilievre ha fatto di tutto per convincere gli elettori a voltare le spalle ai liberali, compreso con la promessa di tagliare tasse e spesa pubblica. "Non potete sopportare altri quattro anni come questi", ha detto ai suoi sostenitori in un comizio nella Columbia Britannica, "ma siate fiduciosi: il cambiamento sta arrivando".

Elezioni storiche

In questo contesto difficile, per molti canadesi si tratta di elezioni storiche. I cittadini sono chiamati a scegliere i 343 parlamentari della Camera dei Comuni, con un sistema maggioritario in collegi a uninominale secco. Oltre un terzo arriveranno dall'Ontario, che da solo elegge 122 deputati. Oltre 7 dei 28,9 milioni di aventi diritto hanno già votato nel fine settimana di Pasqua. Complicata la mappa dell'apertura dei seggi. Teoricamente dovrebbero essere accessibili dalle 9:00 alle 21:00, ma non tutti insieme in un Paese che ha sei fusi orari: si inizia a est e man mano si procede verso ovest. Per facilitare lo spoglio, la maggior parte chiuderà alle 21:30 ora orientale (le 3:30 in Italia).

Sondaggi e previsioni

Secondo gli ultimi sondaggi, i liberali sono accreditati del 42,5% dei voti e i conservatori del 38,7%. Segue il progressista Nuovo Partito Democratico all'8,6 per cento, seguito dai separatisti del Bloc Quebecois con il 6 per cento e dai Verdi al 2 per cento. Ottimista l'ex primo ministro Jean Chretien. "Lunedì splenderà un sole liberale", ha detto a un comizio a Ottawa.

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Agi.it

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