Canone Rai, puoi ancora non pagarlo: ecco come fare
- Postato il 19 giugno 2025
- Economia
- Di Blitz
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Una vasta platea di cittadini può ancora evitare di pagare il canone RAI. Ma deve fare in fretta, perché i giorni corrono
Il Canone TV è dovuto da chiunque detenga un apparecchio televisivo in Italia, anche se residente all’estero, e si paga una sola volta per famiglia anagrafica, intesa come insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità o tutela che convivono abitualmente nello stesso comune.
L’addebito del canone avviene tramite la bolletta elettrica dal 2016, anno in cui è stata introdotta la presunzione di detenzione del televisore in presenza di un’utenza elettrica residenziale. Per gli esercizi commerciali o le attività pubbliche che posseggono apparecchi radio o televisivi, resta invece in vigore il Canone speciale, che si paga con le modalità tradizionali.
Canone Rai: chi può chiedere l’esenzione
Si avvicina la scadenza del 30 giugno 2025, ultimo termine utile per poter richiedere l’esenzione dal pagamento del Canone Rai per il secondo semestre dell’anno. Questa opportunità è rivolta a coloro che non hanno presentato la domanda entro il 31 gennaio 2025 oppure che hanno maturato i requisiti per l’esonero successivamente a quella data. Analizziamo in dettaglio chi può usufruire dell’esenzione e come procedere con la domanda.

Il Canone Rai, imposta dovuta per il possesso di un apparecchio televisivo, viene addebitato automaticamente nella bolletta elettrica di ogni famiglia anagrafica con utenza per la fornitura di energia elettrica residenziale. L’importo attuale del canone ordinario è di 90 euro all’anno, mentre per il 2024 era stato temporaneamente ridotto a 70 euro.
Possono richiedere l’esenzione dal pagamento, entro il 30 giugno 2025, le seguenti categorie:
- Coloro che non detengono alcun apparecchio televisivo nell’abitazione principale. L’Agenzia delle Entrate precisa che il dispositivo deve essere in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o tramite decoder esterno. Non rientrano nella definizione tablet, smartphone o altri dispositivi simili.
- Gli ultrasettantacinquenni con reddito complessivo familiare non superiore a 8.000 euro annui, comprensivo del reddito del coniuge convivente. L’esenzione non si applica se il soggetto convivente percepisce un reddito superiore a tale soglia, ad eccezione del personale addetto all’assistenza domiciliare. L’età di 75 anni deve essere stata raggiunta entro il 31 luglio 2025.
Chi non ha presentato la richiesta di esenzione entro il 31 gennaio 2025, ma rientra in queste categorie, ha quindi questa ultima chance per non pagare il canone relativo al secondo semestre (luglio-dicembre 2025).
L’istanza deve essere inviata tramite autocertificazione, utilizzando il modulo specifico disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate o della Rai. La dichiarazione deve attestare sotto la propria responsabilità la mancanza di un apparecchio televisivo o il possesso dei requisiti anagrafici e reddituali per l’esonero.
La domanda può essere trasmessa con queste modalità:
- Telematicamente, attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate con credenziali Fisconline o Entratel, oppure tramite l’assistenza di CAF o professionisti abilitati.
- Via posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it, la dichiarazione deve essere firmata digitalmente.
- Per posta raccomandata senza busta, indirizzata a: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamento TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
È fondamentale rispettare la scadenza del 30 giugno. Le domande presentate successivamente saranno valide solo per l’intero anno 2026, il che significa che il pagamento del canone per la seconda metà del 2025 sarà dovuto anche se si ha diritto all’esenzione.
Tra i casi di esonero dal pagamento del canone rientrano, oltre agli ultrasettantacinquenni con basso reddito e a chi non possiede apparecchi televisivi, anche diplomatici, militari stranieri e altre categorie specifiche.
Per maggiori chiarimenti, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione risposte dettagliate e un servizio di assistenza online, oltre alla possibilità di prenotare appuntamenti presso gli sportelli dedicati.
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