Caos negli aeroporti in Russia: l’attacco hacker ad Aeroflot e la strategia ucraina dei droni per creare disagi

  • Postato il 28 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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La più grande compagnia aerea russa, Aeroflot, è stata costretta a cancellare 42 voli da e per Mosca a causa di “guasto ai suoi sistemi informatici” dovuto a un attacco hacker. A rivendicarne la responsabilità è stato un gruppo filo-ucraino chiamato Silent Crow, in collaborazione con Cyber Partisans BY, collettivo di hacktivisti dell’opposizione bielorussa. “Per un anno siamo stati all’interno della loro rete aziendale, sviluppando metodicamente l’accesso, penetrando nel cuore stesso dell’infrastruttura”, hanno scritto gli hacker sul loro canale Telegram, anche se l’autenticità del messaggio non è stata verificata. Il Cremlino, tramite il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha definito l’ipotesi dell’attacco informatico “allarmante” e la procura generale russa ha aperto un procedimento a riguardo.

Non si tratta dei primi problemi per lo spazio aereo russo. Secondo quanto riportato dal Guardian, nelle ultime settimane decine di migliaia di passeggeri russi hanno visto i loro piani di viaggio sconvolti a causa dei droni ucraini che hanno ripetutamente sorvolato lo spazio aereo di Mosca. Si tratterebbe di una sistematica strategia di Kiev per far comprendere la guerra ai cittadini russi, la maggior parte dei quali l’ha vissuta solo attraverso gli schermi. La popolazione civile russa, dall’inizio dell’invasione nel 2022, generalmente non ha subito gli effetti diretti del conflitto in corso e questi disagi, sebbene minimi se paragonati alla quotidianità della popolazione ucraina, costituiscono un segno più tangibile che la guerra può avere effetti anche sulla loro quotidianità. Sono pochi i droni che riescono a superare le difese aeree attorno a Mosca, ma il loro basso costo, paragonato al caos che causano, li rende un mezzo efficace per colpire il senso di stabilità della Russia.

Sebbene i funzionari ucraini non abbiano commentato questa tattica, più volte hanno sostenuto che la vita in Russia non dovrebbe rimanere confortevole per una popolazione che nel complesso continua a sostenere l’invasione. Il risultato è che le chiusure degli aeroporti, le cancellazioni e i ritardi dei voli sono diventati un argomento di discussione rilevante nell’opinione pubblica russa, nonché una fonte di frustrazione: non solo vacanze o viaggi di lavoro rovinati, ma anche un effettivo costo economico crescente, tanto che gli aeroporti russi si stanno preparando a un caos che diventerà una costante.

Secondo la stessa agenzia federale russa per il trasporto aereo, solo tra il 6 e il 7 luglio, sono stati cancellati 485 voli che si aggiungono ai 1.900 ritardi. Sono stati emessi oltre 43.000 rimborsi, 94.000 passeggeri sono stati sistemati in hotel e sono stati distribuiti più di 350.000 buoni per cibo e bevande. Un costo elevatissimo per le compagnie aeree se sommato alle sanzioni occidentali. “Non è solo un problema. I droni interrompono completamente le nostre operazioni”, ha dichiarato in anonimato un dirigente di uno dei principali aeroporti di Mosca. “Non possiamo andare avanti così per sempre”, ha aggiunto.

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Il Fatto Quotidiano

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