Capri tra le destinazioni preferite dei ponti d’aprile, ma chiede lo status di “zona disagiata”
- Postato il 24 aprile 2025
- Trash Chic
- Di Il Fatto Quotidiano
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Certo fa sorridere che Capri chiede di essere riconosciuta come zona disagiata. Uno si chiede, ma come l’isola frequentata dai Paperoni di mezzo mondo che arrivano con i loro megayacht mentre i distruturisti avanzano lasciando nelle casse comunali un bastimento carico di tasse di soggiorno!. Ecco il punto cruciale Capri deve difendersi dalle ondate barbariche, consumano le merende a sacco e le lasciano sull’isola. Da qui é partito l’iter burocratico per lo status “zona disagiata” che si traduce in criticità per trasporti pubblici, raccolta dell’immondizia e servizi sanitari, in primis. Capri non lascia sole le consorelle Ischia e Procida anche loro si sentono zone disagiate e tendono il piattino.
Sperando che Capri non si trasformi in una maxi casa vacanza come l’anno scorso, Paolo Falco, sindaco e medico chirurgo, quest’anno applica la sua arte del bisturi agli sbarchi selvaggi dei mostruosi traghettoni. Intanto gli alberghi extra lusso scaldano i motori. Il Grand Hotel Quisisana, il piu’ storici dell’isola, ancora in salde mani della famiglia, Donna Luisa Morgano e suo figlio Adalberto Cuomo (terza generazione) continuano a dire no e ancora no alle lusinghe danarose di Arnault, il patron di Luis Vuitton. Hanno ristrutturato il Teatro Quisisana, gioiello di Art Nouveau, per ospitare grande eventi come “Capristars”. Praticamente tutte quelle che passano per “Anema e Core”, da Leonardo DiCaprio a Jennifer Lopez accolti da Gianluigi Lembo a suon di tammuriate.
Il Grande Ritorno del Jumeirah Capri Palace che il 17 aprile ha riaperto le porte svelando nuove suite e ambienti rinnovati, dove ogni istante è pensato per immergersi nel blu di Capri, aggiungendo pezzi d’arte alla loro collezione di arte contemporanea. Alla architetta spagnola Patricia Urquiola hanno affidato la costruzione di nuove suite che di fatto sono dei veri e propri appartamenti anche di 180 metri quadrati. Mentre l’architetto e decoratore Giuliano Dell’Uva, napoletano e profondo conoscitore dell’isola (ha una casa bellissima ricavata da un vecchio rudere) ha immaginato una suite con piscina e giardino privato, ispirandosi a forme e materiali tipici dell’architettura caprese. E per chi non puo’ permettersi queste meraviglie che vanno da 2500 a 6000 euro a notte, Emanno Zanini, general manager dell’hotel e vicepresidente per il Sud Europa e per l’Inghilterra dell’esclusiva catena alberghiera degli Emirati Arabi, e il suo staff accompagnano a fare un giro della struttura. Praticamente un tour nel Gran Tour. Quando a Capri ci venivano Oscar Wilde, Norman Douglas, Pablo Neruda, Marguerite Yourcenar e molti altri. Altro che Costa Smeralda e Ibiza, l’isola azzurra già 2000 anni fa era il cuore dell’impero romano con Augusto e Tiberio.



La villa/museo “Villa San Michele” non ha mai chiuso. Chiude soltanto il primo gennaio. La volle Axel Munthe, scrittore, medico e filantropo per conservarci tutti i reperti storici che trovava sull’isola. La Sovrintendente Kristina Kappelin é stata tra le prime a puntare sulla destagionalizzazione. E anche per cambiare prospettiva suggerisce di arrivarci per la Scala Fenicia oltre 900 scalini di pietra che partono da Marina Grande e avere il golfo ai nostri piedi. Anacapri, quella piu’ colta e raffinata ( in risposta alla straripante Piazzetta ) propone sentieri di trekking, inerpicandosi per il Passatiello fino a Monte Solaro (la funicolare è roba da turisti). O anche promenade nel Parco Filosofico di Anacapri o nella piccola oasi degli olivi. L’imprenditore green Gianfranco D’Amato ha rigenerato 50 ettari di ulivi abbandonati. Dimenticatevi l’lolio toscano adesso c’è l’oro verde di Capri, di squisitezza suprema. Tutto raccontato in “Gli olivi di Capri, una storia di agricoltura eroica” ( Electa), un viaggio illustrato dalla story teller Simo Capecchi.
Luisa Beccaria ha riaperto il suo cult Store in Piazzetta e ha disegnato una capsule collection di costumi e parei dalle sfumature dei colori dell’isola.
Si punta sull’arte e alla Certosa ha appena inaugurato con Demetricism, dal figurativo all’astratto con l’artista digitale russo Vasily Kay a cura di Annachiara Della Corte. E si aspettano direttamente da Abu Dhabi le installazioni fatta di pannelli emozionali di The Prism, all’anagrafe Stefano Simontacchi, il numero uno in materia tributaria (appena insignito del premio “Professional of the year” e lo scorso gennaio è stato ricevuto dal Papa). Un’arte energetica per meditare tra il blu di Capri e tramonti mozzafiato.
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