Caracas all'Onu: "Temiamo un attacco armato americano contro Maduro"

  • Postato il 11 ottobre 2025
  • Estero
  • Di Agi.it
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Caracas all'Onu: "Temiamo un attacco armato americano contro Maduro"

AGI - L'ambasciatore di Caracas all'Onu, Samuel Moncada, ha espresso il timore di un imminente attacco armato degli Stati Uniti, che accusano il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, di collaborare con narcotrafficanti che inviano stupefacenti negli Usa. "Riteniamo che questo sia il momento giusto affinché questo Consiglio di Sicurezza adempia al suo mandato ed eviti una catastrofe che potrebbe sconvolgere l'intera regione per generazioni", ha dichiarato l'ambasciatore venezuelano, "le azioni guerrafondaie e la retorica del governo statunitense indicano che ci troviamo di fronte a una situazione in cui è razionale pensare che un attacco armato contro il Venezuela verrà portato a termine molto presto".

Il Venezuela ha chiesto alla riunione del Consiglio di denunciare "l'escalation di aggressione" dovuta al dispiegamento militare statunitense nei Caraibi. "Siamo qui per impedire la commissione di un crimine internazionale", ha insistito Moncada, che ha chiesto al Consiglio di Sicurezza, dove gli Stati Uniti hanno potere di veto, di adottare le "misure necessarie". Il diplomatico sudamericano ha però ricevuto il sostegno solo da alcuni membri del Consiglio, guidati dai suoi alleati Russia e Cina.

Le accuse di Washington e la reazione russa

Le accuse di Washington, secondo cui Maduro sarebbe il capo di una presunta rete di narcotrafficanti denominata il Cartello dei Soli, "non si basano su alcun fatto", ma "sarebbero un ottimo soggetto per un blockbuster hollywoodiano in cui, ancora una volta, gli americani salverebbero il mondo", ha affermato ironicamente l'ambasciatore russo Vasili Nebenzia. Il diplomatico russo ha accusato la Casa Bianca di alimentare le tensioni e ha stimato che gli Stati Uniti siano "a un passo dall'aggressione armata diretta".

Cautela internazionale e diritto

Sebbene molti membri del Consiglio si siano mostrati cauti e abbiano invitato entrambe le parti a ridurre le tensioni, Moncada si è dichiarato "soddisfatto" del fatto che alcuni di loro, pur senza condannare gli Stati Uniti, abbiano espresso contrarietà a un loro intervento armato. "La lotta al narcotraffico deve essere condotta nel rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani", ha dichiarato il viceambasciatore francese Jay Dharmadhikari, "in questo contesto, gli Stati devono astenersi da qualsiasi iniziativa armata unilaterale."

Il dispiegamento militare Usa nei Caraibi

Da settembre, gli Stati Uniti hanno effettuato un dispiegamento militare nei Caraibi meridionali, al largo delle acque territoriali venezuelane, e hanno distrutto quattro imbarcazioni sospettate di traffico di droga, causando la morte di 21 persone, secondo Washington. Il rappresentante degli Stati Uniti, John Kelley, ha ribadito davanti al Consiglio la determinazione del suo Paese a usare tutto il suo "potere" per "sradicare i cartelli della droga, indipendentemente da dove operino".

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Autore
Agi.it

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