Carceri, La Russa apre al “mini-indulto” di Giachetti: “Mi ha scritto Alemanno, il sovraffollamento va ridotto subito”
- Postato il 15 maggio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
“Di questo problema del sovraffollamento ci dobbiamo assolutamente occupare. C’è una proposta Giachetti che non so se possa essere considerata accoglibile in toto, ma è un argomento per cui farò moral suasion perché se ne discuta”. Intervenendo a un convegno sulle carceri, il presidente del Senato Ignazio La Russa apre a sorpresa a un ripescaggio del “mini-indulto” proposto dal deputato di Italia viva Roberto Giachetti, affossato l’anno scorso dalla maggioranza in Parlamento. Per ridurre il numero di detenuti più rapidamente possibile, il ddl Giachetti – presentato in tandem con l’associazione Nessuno tocchi Caino – vuole potenziare il beneficio della liberazione anticipata, volgarmente detto “sconto di pena per buona condotta“: da 45 giorni ogni sei mesi si passerebbe a 75, cioè oltre un terzo della condanna da espiare. Soprattutto, lo sconto sarebbe retroattivo: si applicherebbe a tutti i “bonus” concessi dal 2016 a oggi, trasformandosi di fatto in un indulto di durata variabile (per quanto subordinato alla buona condotta). Dopo un’iniziale apertura, il provvedimento era stato abbandonato dal governo ed era arrivato in Aula alla Camera senza mandato al relatore, venendo rinviato lo scorso agosto in Commissione Giustizia, dove da allora è rimasto a prendere polvere.
Ora però il presidente del Senato si fa sponsor di un ritorno in auge della proposta renziana. E spiega candidamente che a ispirarlo è stato il grido di dolore di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma detenuto a Rebibbia dove sta scontando una condanna per traffico d’influenze illecite. “Mi scrive Gianni Alemanno – che fra un po’ farà il partito dei carcerati, se lo conosco bene – che ci vorranno tre-quattro anni, anche ammesso che si riesca, come promesso dal governo, di affrontare il problema del sovraffollamento con nuove strutture. E in questi tre-quattro anni che succede?”, si chiede. Per questo, annuncia,”ho chiesto a Giachetti di venirmi a trovare, voglio capire con lui come si può discutere di questo tema, magari riservando” la liberazione anticipata speciale “a chi ha da scontare la parte finale della pena, magari riservandola a chi ha già scontato un numero di anni tali da garantire sulla sua buona condotta”. Per argomentare la bontà della proposta, poi, La Russa sottolinea che “a differenza dell’indulto, la liberazione anticipata ha un argomento in più: devi aver dimostrato una buona condotta o perlomeno di essere in linea con le regole, non è che deve fare opere pie in carcere, basta che uno si comporti bene”.
“Io credo”, dice quindi, “che su quella strada un incontro fra maggioranza e opposizione, approfondito, possa e debba esserci. Magari solo limitando nel tempo la novità normativa, cioè dicendo “è una norma emergenziale che dura tre anni”, affrontare la questione con l’obiettivo di consentire a chi deve scontare la pena in carcere, di farlo in una condizione non eccessiva di sovraffollamento. Un po’ di sovraffollamento può essere sostenuto, ma quello che c’è attualmente nelle carceri italiane è superiore alla sostenibilità”, afferma il presidente del Senato. “Da parte mia”, conclude, “vi è una disponibilità a verificare che sia possibile perlomeno il confronto, senza pregiudizi fra chi propone e chi deve accogliere la proposta o farne altre o esaminarle”. Le parole di La Russa sono state accolte con giubilo da Rita Bernardini, ex deputata radicale e presidente di Nessuno tocchi Caino, che ha interrotto lo sciopero della fame con cui chiedeva un anno di riduzione di pena per tutti i detenuti. “Sospendo lo sciopero della fame come segno di riconoscimento di questa importante apertura politica volta a superare pregiudizi e ad affrontare un problema non rinviabile, quello del crescente sovraffollamento carcerario che crea condizioni inumane e degradanti per i detenuti e i “detenenti”, cioè chi in carcere ci lavora, a partire dalla Polizia penitenziaria”, scrive.
L'articolo Carceri, La Russa apre al “mini-indulto” di Giachetti: “Mi ha scritto Alemanno, il sovraffollamento va ridotto subito” proviene da Il Fatto Quotidiano.