Caro Babbo Natale: Sinner, Ferrari, Brignone, Var e l'Italia ai Mondiali, che cosa ti chiedo sotto l'albero

  • Postato il 22 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Caro Babbo Natale, sarò pure un po’ più in là con gli anni (mica tanto, eh), ma ho comunque voluto lasciarti una letterina sotto l’albero, la mia lettera. Con la speranza fanciullesca che tu riesca a realizzare anche solo in parte ciò che desidero. Perché sognare è pur sempre un diritto di tutti. Penso al 2026, anno cruciale per lo sport italiano, agli appuntamenti che ci aspettano, alle sfide da affrontare e possibilmente da vincere. Al nuovo testa a testa tra Sinner e Alcaraz, ai Giochi di Milano-Cortina, alla Ferrari, ai playoff che l’Italia dovrà di nuovo affrontare per staccare il pass Mondiale: ecco cosa ti chiedo.

Lettera per Sinner e la Ferrari

Jannik e la Ferrari, esaltazione e delusione. Eppure, caro Babbo Natale, fino a neanche tanto tempo fa la casa di Maranello stravinceva, il Cavallino rampante era simbolo di un’Italia all’assalto, dominante e fiera, mentre nel tennis facevamo una fatica tremenda a emergere, a farci anche solo notare. Poi è arrivato quel ragazzone dalla chioma rossa che in maniera sconsiderata qualcuno ha osato definire non italiano. Ed è cambiato tutto. Tutto.

Non ce l’abbiamo fatta (lo ammetto: chi scrive è sempre stato tifoso convinto di Sinner) a chiudere il 2025 in cima al ranking nonostante gli Australian Open e Wimbledon, nonostante il bis alle Atp Finals. Colpa di Alcaraz, ma pure di quei maledetti tre mesi di stop. Per il nuovo anno confido in nuove sfide appassionanti, soprattutto confido nel sorpasso. E, perché no, anche nel Grande Slam (ma lo sussurriamo appena). Poi, Babbo, mi rivolgo a te che sei vestito di rosso quasi fossi un membro del team Ferrari. No, non ti chiedo l’impossibile. Almeno, non subito. Ma, visto che ‘a Natale puoi’, mi piacerebbe che la scuderia italiana tornasse quanto meno a essere competitiva. Che Leclerc e Hamilton ci regalassero domeniche entusiasmanti, giusto qualche podio in più. Mica chiedo troppo?

Brignone e i Giochi di Milano-Cortina

Dal momento che sei abituato alle temperature del Polo Nord, è anche probabile che tu sia un fan degli sport invernali. Magari seguirai con attenzione i Giochi invernali di Milano-Cortina, nella nostra Italia che s’agghinda a festa per la rassegna a cinque cerchi già ospitata da Torino nel 2006 e prim’ancora dalla stessa Cortina nel 1956.

Noi tifosi incrociamo le dita e speriamo che Federica Brignone possa tornare a brillare dopo il terribile infortunio che da mesi la tiene ferma ai box. Sarà la nostra portabandiera alla cerimonia d’apertura: se riuscisse a conquistare anche una medaglia, sarebbe molto più di un’impresa sportiva. Un vero e proprio miracolo. E a Natale i miracoli esistono. Si compiono.

Il Var e l’Italia ai Mondiali

Caro Babbo Natale, chiudo con il calcio. Non so se lo segui, però lo confesso: mi piace l’idea di immaginarti mentre guardi una partita circondato da una miriade di piccoli elfi tifosi. Ma torniamo a noi. Pensa al Var applicato ai regali: sai quanti bambini chiederebbero la revisione per aver ricevuto un dono anziché un altro della loro lunga lista? Da sfinire. Ecco, noi non ne possiamo più delle polemiche, che la tecnologia avrebbe dovuto cancellare e non alimentare. Non ne possiamo più degli errori, alcuni spesso banali. Non pretendo la perfezione, per carità: solo uniformità.

Chiudo la mia lettera con la richiesta forse più sentita. A marzo ci giocheremo l’accesso ai Mondiali via playoff. Tremo al solo pensiero. Rabbrividisco, visti gli ultimi due precedenti. L’ultima volta che la Nazionale ha partecipato alla Coppa del Mondo avevo poco più di 30 anni, non ero sposato e le mie due figlie non erano ancora nate. Una vita fa, insomma. Tu che sei il Babbo di tutti, diLorenzo e anche diMarco, aiuta questa squadra in Barella a uscire dalla Gabbia della spirale negativa e conducila ‘ringhiando’ negli States (sempre che non si metta i Bastoni tra le ruote da sola). Te ne sarei infinitamente grato. Tutti noi italiani te ne saremmo infinitamente grati.

Autore
Virgilio.it

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