“Caro direttore, abbiamo letto con stupore e incredulità la pagina dedicata a Sinner e ai suoi sponsor…”: il cdr del Corriere della Sera scrive a Fontana

Rischia di diventare un caso l’intervista di Jannik Sinner al Corriere della Sera. “Al numero uno non ci penso mai, sono un ragazzo umile. Mi rilasso con la musica e i lego”, il titolo. È la giornalista Viviana Mazza, corrispondente del quotidiano da New York, a descrivere il contesto in cui l’incontro è avvenuto: “Il ventiquattrenne Jannik Sinner si racconta — alternando italiano, tedesco e inglese — in un’intervista con un piccolo gruppo di giornaliste di testate internazionali, tra cui il Corriere della Sera, a New York dove si trova per giocare agli US Open. Vestito Gucci, al polso un orologio Rolex (due dei suoi sponsor) si siede con noi dopo una festa, venerdì sera, al club «The Core» per celebrarlo come ambasciatore delle crociere Explora Journeys”.

Sempre Mazza, dopo la citazione dei diversi sponsor, firma nella stessa pagina, un articolo dedicato al gruppo Msc dal titolo: “E Jannik scopre la crociera con Explora Journeys. Il campione a bordo, un ace di ‘sport e benessere'”. Una commistione che ha suscitata la reazione immediata del comitato di redazione del primo quotidiano italiano, il cdr ha scritto inviato una lettera di protesta al direttore Luciano Fontana: “Caro direttore, abbiamo letto con stupore e incredulità la pagina di oggi (ieri in edicola, ndr) dedicata a Sinner e ai suoi sponsor con addirittura un pezzo a parte per Msc, mentre in quello principale si ricordano anche altri due sponsor di Sinner (Rolex e Gucci). Una scelta che rende evidente come l’intervista sia stata possibile anche in cambio della ricca citazione pubblicitaria. Riteniamo sia una grave anomalia”.

“Una commistione resa evidente anche dal fatto che Sinner non è stato neppure disponibile a rispondere a tutte le domande della collega. Informazione e pubblicità vengono mescolati senza distinzione alcuna. Crediamo che non sia questo il Corriere che meritano i nostri lettori”, continua la nota. Per poi ricordare altri episodi simili con la richiesta di intervento immediato: ” Sul tema riceviamo segnalazioni continue, dentro e fuori dal giornale: da ultimo il caso dell’assessore veneto Gianpaolo Bottacin e della pagina pubblicitaria su Sette (uscita il 14 agosto) che può aver tratto in inganno il lettore e può essere sembrata una normale intervista. Come qualcuno ci ha segnalato. Ti chiediamo di vigilare e prevenire questi accostamenti che minano la credibilità dei colleghi, del nostro lavoro e del nostro giornale. Ancora di più in ragione del documento sul marketing votato dall’assemblea dei giornalisti del Corriere lo scorso maggio“, conclude il comitato di redazione.