Carparelli-San Filippo, previsto incontro: si punta a proseguire insieme
- Postato il 22 maggio 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 2 Visualizzazioni


Albenga. Una passione smisurata quella di bomber Marco Carparelli per il gioco del calcio. Con una carriera importante alle spalle nel calcio professionistico italiano, il classe 1976 continua a giocare con un eterno entusiasmo nei campionati dilettantistici ritagliandosi sempre un ruolo da protagonista nelle squadre in cui milita. I suoi 19 centri in campionato hanno decisamente aiutato la San Filippo Neri Yepp a posizionarsi in una posizione di classifica tranquilla, senza mai rischiare, mostrando svariati segnali di crescita da parte del gruppo guidato da Torregrossa e Rotiroti.
Un ottimo rapporto quello tra il l’ambiente ingauno e l’ex Genoa, avviato la scorsa stagione e sviluppatosi sempre di più nell’arco della stagione. Il messaggio finale del suo ultimo post social, “Ci vediamo al campo. San Filippo Neri Yepp“, dimostra l’intenzione di continuare a giocare e poi quella di provare ad imbastire i discorsi per una permanenza in giallorosso. Infatti l’incontro tra le parti dovrebbe avvenire in tempi brevi e, nonostante non ci sia ancora nulla di ufficiale in merito a questo, l’obiettivo sembrerebbe proprio quello di trovare l’intesa per continuare il rapporto sportivo.
Il post di Carparelli
Ora vi spiego una cosa, o meglio, ci provo.
“Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti” dicevano. Ed è vero. Quindi partiamo da qui. Vorrei fare una panoramica.
Una panoramica perché in questi giorni, quando scrivo qualcosa, mi vedo attaccato da chi “Meglio così, il calcio è solo business, se muore, tanto meglio”.
È vero. Il calcio è solo business, ormai. Ma non ovunque. Lo sapete?
Se non lo sapete vi racconto una cosa. Io gioco in Prima categoria, una categoria che non conta niente, per molti. E il discorso che sto per fare vale per me, ma poi si muove anche per tutti quelli che giocano in seconda e terza. E negli amatori. E nel CSI. E anche per qualcuno che gioca in Promozione ed Eccellenza.
Io gioco in una categoria che conta poco, dicevo. E sapete cosa mi piace di questa categoria? Il fatto che si giochi quasi ed esclusivamente per passione. Non un euro per la benzina. Non un euro per pagarmi quelle quattro terapie quando mi faccio male. Non un euro per giocare. Non un euro per arrivare sempre tra i primi al campo. Non un euro per uscire a gonfiare i palloni. Non un euro per ritirare il materiale. Non un euro per ridere a crepapelle con quelli che, oltre ad essere i miei compagni sono anche i miei amici.
E allora, qui, dove sta l’interesse? Ve lo dico io. Il vero interesse, il vero pregio, sta nel GIOCARE. Si avete capito bene: GIOCARE A CALCIO. E il calcio, preso così, a questi livelli, é un patrimonio da salvare. Sperare che questo movimento svanisca vuol dire togliere qualcosa a qualcuno. Vuol dire togliere sogni ai bambini. Vuol dire togliere divertimento a ragazzi e ragazze. Vuol dire togliere quel momento di sfogo per uomini e donne adulti/e che, dopo 8 ore di lavoro, corrono al campo.
Sappiate distinguere certi ambienti da altri. Sappiate distinguere il mero interesse dalla passione, quella vera. È importante smettere di pensare al marcio. E se proprio il business vi fa schifo, venite in provincia, a guardare noi dilettanti. I biglietti costano 5€ e servono per comprare i palloni e pagare una cena il Giovedì. Pensate un po’ quanta bellezza.
Ci vediamo al campo. San Filippo Neri Yepp”.