Caso botulino a Diamante, gli indagati sono dieci, tra loro sei medici

  • Postato il 12 agosto 2025
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Caso botulino a Diamante, gli indagati sono dieci, tra loro sei medici

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Ci sono dieci indagati per il caso botulino a Diamante, tra questi anche sei medici e un sanitario del 118. «Prenda un plasil» avrebbe detto a D’Acunto


DIAMANTE – La Procura di Paola ha disposto tramite un’informazione di garanzia l’avviso di accertamento tecnico irripetibile. Le parti sono convocate in Procura per questa mattina alle ore 10. Dovrebbe svolgersi l’atteso esame autoptico sulle salme delle due vittime della presunta intossicazione da botulino. All’emergenza scoppiata a Diamante e che ha visto coinvolte diverse persone, come è noto, vengono associati due decessi.

Si punta a capire se ci sia un tragico collegamento, tra il panino consumato con i famosi broccoli di rapa (o friarelli, nella tradizione napoletana) al camioncino itinerante o “food truck”, se si vuole utilizzare un inglesismo, e i due decessi avvenuti nelle ore successive e oggetto di denuncia da parte dei familiari, oltre ai casi di intossicazione. Le vittime: Luigi Di Sarno, 53 anni, l’uomo di Cercola, centro dell’area metropolitana di Napoli; e Tamara D’Acunto, nata a Praia a Mare, ma residente a Diamante di 45 anni; per quest’ultima si è resa necessaria anche l’estumulazione, perché si erano già svolti i funerali e l’atroce dubbio dell’intossicazione è sorto successivamente, quando è esploso il caso anche a livello nazionale.

La procura, ha già nominato i consulenti tecnici di ufficio: Isabella Aquila, Matteo Antonio Sacco, Eugenio Garofalo, Angelo Nobile, Fabrizio Anniballi. L’avvocato Francesco Liserre, legale di Giuseppe Santonocito, il commerciante ambulante, ha indicato quale consulente di parte il professore Gennaro Sanmartino di Salerno, docente di medicina legale e di tossicologia.
Intanto, per il caso botulino a Diamante si conferma la presenza di almeno dieci indagati dalla Procura di Paola nell’ambito dell’inchiesta condotta direttamente dal Procuratore capo Domenico Fiordalisi e dal pubblico ministero, Maria Porcelli.

CASO BOTULINO, OLTRE AL VENDITORE AMBULANTE DI DIAMANTE TRE INDAGATI ANCHE NEL SETTORE DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI

Oltre al venditore ambulante di Diamante, ci sono tre indagati nel settore della commercializzazione dei prodotti. I friarielli, fra l’altro, sono stati ritirati in via cautelativa dal commercio da parte dell’azienda. Devono rispondere a vario titolo dei reati ipotizzati riguardanti i delitti colposi contro la salute pubblica, e di commercio di sostanze alimentari nocive. Contestati anche reati specifici come le lesioni colpose, l’omicidio colposo, in riferimento all’eventuale conferma del nesso di causalità fra la consumazione degli alimenti da parte delle vittime ed i successivi decessi. I fatti sono riferiti alla città di Diamante per data antecedente o prossima al 3 agosto.

Altri indagati sono tre sanitari della clinica di Belvedere Marittimo. A questi ultimi al momento si contesta l’omicidio colposo ed eventuali responsabilità per morte o lesioni e i fatti sono riferiti allo scorso 5 agosto. All’emergenza botulino di Diamante, come è noto sono associati due decessi, in base ad una eventuale presenza di un nesso di causalità tra il consumo dei panini la morte delle due persone. L’avvocato Innocenzo Palazzo, che difende i sanitari della clinica di Belvedere Marittimo ha precisato, fra l’altro, che non risulta che la donna di 45 anni, Tamara D’Acunto, abbia fatto accesso al pronto soccorso della Tirrenia Hospital. Mentre per il campano Di Sarno, la tragica fatalità «in alcun modo è addebitabile ed ascrivibile ai sanitari della Tirrenia Hospital».

Gli altri due indagati sono due sanitari di Cetraro, uno dei quali straniero, e devono eventualmente rispondere degli stessi reati dei colleghi di Belvedere Marittimo, sempre per fatti dello scorso 5 agosto. Si aggiunge un medico del 118 che al telefono avrebbe suggerito a Tamara D’Acunto di prendere un plasil.

IL SINDACO DI DIAMANTE INVITA A NON ABBASSARE LA GUARDIA MA RASSICURA

Sono in tutto 21 le parti offese destinatarie dell’avviso della Procura di Paola. Il collegio difensivo al momento è composto dagli avvocati Francesco Liserre del foro di Paola; Antonio Abete del foro di Nola, Dario Summaria del foro di Cosenza; Innocenzo Palazzo del foro di Cosenza; Antonella Benedetti del foro di Cosenza; Luigi Calabria del foro di Paola e Nicola Mondelli del foro di Cosenza. Si attende la “certificazione” delle analisi.

Il sindaco di Diamante, Achille Ordine, domenica sera ha fornito un aggiornamento rassicurante alla cittadinanza, intervenendo con una diretta social. Ha anche ribadito l’importanza di non abbassare la guardia e di attendere l’esito delle indagini giudiziarie. Il sindaco ha affidato alla Madonna le paure, le ansie e le preoccupazioni della comunità, esprimendo cordoglio alle famiglie delle vittime e augurando sollievo ai pazienti ricoverati.

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