Caso Garlasco, conversazione in casa Sempio: "I soldi servono per pagare quei signori lì"
- Postato il 10 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Agi.it
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Caso Garlasco, conversazione in casa Sempio: "I soldi servono per pagare quei signori lì"
AGI - In una conversazione ambientale intercettata il 9 febbraio 2017 dai carabinieri, Giuseppe Sempio parla con la moglie delle modalità con cui pagare gli avvocati che assistono il figlio Andrea Sempio nell'inchiesta conclusa con l'archiviazione dall'accusa di avere ucciso Chiara Poggi. "Adesso bisogna che troviamo la formula di pagare quei signori lì" e, alla domanda della moglie su chi intendesse, Giuseppe, diceva: 'Eh, portare i soldi all'avvocato visto che escono...', al che i tre familiari prospettavano varie soluzioni onde trovare il modo di effettuare pagamenti non tracciabili e nel contesto si faceva espresso riferimento alle zie di Andrea Sempio, ossia Ivana e Silvia, nonché al marito di quest'ultima.
L'interpretazione di questa intercettazione, riportata nell'annotazione della Guardia di Finanza di Brescia datata 30 luglio 2025 che rientra nell'indagine per corruzione a carico dell'ex pm Mario Venditti, sembra contraddittoria in due passaggi del documento. A pagina 5 si legge: "Le modalità prospettate sembrano più vicine all'ipotesi di dover pagare in maniera occulta persone diverse, 'quei signori lì', piuttosto che i difensori di fiducia". Parrebbe quindi avallata l'ipotesi dell'accusa secondo la quale Venditti avrebbe ricevuto una somma dai 20mila ai 30mila euro per agevolare l'archiviazione di Sempio, poi avvalorata dal gip Fabio Lambertucci.
La seconda interpretazione: parcella ai legali
Ma a pagina 6 l'interpretazione sembra diversa: "Dalla lettura delle intercettazioni ambientali effettuate dai carabinieri emerge un chiaro riferimento ai presunti pagamenti della famiglia Sempio nei confronti dei legali di fiducia all'epoca, Massimo Lovati e Federico Solvani". Si torna quindi a parlare del denaro come parcella ai legali.
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