C’è chi vuole abbattere il lupo che a Usseaux ha morso un allevatore, la LEAL si oppone

  • Postato il 29 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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USSEAUX – Giorni fa vi avevamo parlato di quanto accaduto in alta Val Chisone, a Usseaux, dove un allevatore è rimasto ferito dopo essere stato aggredito e morso a una gamba da una lupo mentre cercava di difendere le pecore del suo gregge.

Secondo il guardaparco intervenuto sul luogo, riporta la Lega Antivivisezione, il morso è stato probabilmente una reazione istintiva dell’animale, non configurabile come aggressione premeditata. Il lupo potrebbe essersi sentito minacciato dall’improvviso intervento dell’allevatore e del suo cane da guardiania.

È possibile che il conflitto tra il lupo e il cane, intervenuto in difesa delle pecore, abbia contribuito a questa situazione di tensione, anche se i dettagli precisi dell’incontro non sono noti.

L’incidente, seppur con conseguenze mediche lievi, evidenzia la complessità del rapporto tra esseri umani e animali selvatici.

A causa di quanto accaduto, l’Associazione “Tutela Rurale” di Usseaux chiede l’abbattimento del lupo. Decisione a cui si oppone la LEAL che esprime a riguardo un fermo dissenso nei confronti delle posizioni che definisce allarmistiche.

Queste descrivono il lupo come un pericolo imminente, alimentando un clima di sovraesposizione e terrorismo animale che colpisce ingiustamente anche altre specie protette, come già avviene per gli orsi trentini. Il lupo, come predatore naturale, svolge un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’ecosistema e agisce seguendo i suoi istinti di sopravvivenza, difendendo a sua volta la propria preda.

LEAL sottolinea inoltre la necessità di mantenere un approccio equilibrato e scientifico, in linea con quanto espresso dal guardaparco, che ha rimarcato come il lupo stesse di fatto difendendo la sua preda.

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, commenta: “Cerchiamo di non forzare interpretazioni errate e mistificate nel tentativo di modificare o dominare a nostro piacimento i comportamenti dei selvatici e i loro istinti naturali. La convivenza tra attività umane e fauna selvatica richiede cautela, ma anche rispetto delle dinamiche naturali e un monitoraggio attento e continuo, non giudizi frettolosi e soluzioni radicali.”

Il lupo rimane una specie protetta, la cui presenza è elemento indispensabile per la biodiversità e la salute degli ecosistemi alpini. LEAL ribadisce l’impegno a contrastare ogni forma di allarmismo sulle specie selvatiche e a promuovere soluzioni di gestione basate sulla scienza, la tutela e la convivenza sostenibile.

Si legge nella nota della LEAL.

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