“Chat tra Boeri e direttrice Triennale manipolate”, la procura di Milano indaga un informatico

  • Postato il 12 settembre 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta parallela al fascicolo sulla Equalize di Enrico Pazzali sul presunto furto e la manipolazione di alcune chat intercorse fra il presidente della Triennale, Stefano Boeri, e la direttrice generale dell’istituzione culturale milanese, Carla Morogallo. Come riporta LaPresse il pm Francesco De Tommasi ha iscritto sul registro degli indagati l’informatico vicentino Gabriele Edmondo Pegoraro, esperto di bitcoin e cybersecurity, già dipendente di società che forniscono intercettazioni per diverse procure, con le ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico e cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche. Il 49enne è stato iscritto lo scorso 26 luglio a seguito di due diverse querele sporte dall’archistar e dalla dirigente della Triennale a fine marzo 2025, assistiti rispettivamente dal professor Francesco Mucciarelli e dall’avvocato Giacomo Lunghini.

Boeri e Morogallo erano stati convocati come testimoni nell’inchiesta sulla presunta associazione a delinquere guidata da Pazzali e dall’ex super poliziotto Carmine Gallo il 14 e 15 gennaio 2025 negli uffici del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese. Dai militari erano venuti a conoscenza di presunti “dossier” a proprio carico, si legge nella querela di Boeri, contenenti “stralci di conversazioni whatsApp” fra i due, alcuni dei quali sembrerebbero essere “stati manipolati e modificati nel loro contenuto“.

La direttrice generale della Triennale ha informato in seguito gli investigatori di un episodio che potrebbe essere “connesso alla vicenda”, rappresentato da un esposto anonimo, indirizzato alla Procura di Milano e corredato di numerosi documenti interni alla Triennale, in cui si ipotizzavano illeciti dietro la sua nomina ai vertici dell’istituzione. Esposto diventato poi un’indagine del pubblico ministero Giovanni Polizzi che archiviò il fascicolo senza ravvisare ipotesi di reato.

Per Morogallo le accuse anonime nei suoi confronti erano state inviate ai magistrati nel periodo “gennaio-agosto 2022” durante una “situazione complessa” che aveva portato a “frizioni” per lo “scioglimento dell’Associazione Amici della Triennale” di cui era presidente Elena Tettamanti e ne facevano parte Giuseppe Caprotti, Roberto Maroni, Marco Mazzucchelli, Marco Gaiani, Maria Gliozzi, Roberto Lombardi. L’informatico Pegoraro, al momento unico indagato seppure in concorso, è stato anche destinatario dell’avviso di conclusione indagini preliminari su Equalize a fine luglio per il quale rischia una richiesta di rinvio a giudizio.

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Il Fatto Quotidiano

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