Il megalodonte è uno degli animali più famosi di sempre, uno dei pochi bestioni preistorici in grado di rivaleggiare con i dinosauri in termini di fama. Eppure, nonostante sia anche uno dei più studiati, fino a oggi ci mancava un dettaglio molto importante sullo squalo più grande di sempre: che cosa mangiasse di preciso.
Eravamo convinti infatti che la sua preda preferita, quasi esclusiva, fossero le balene, ma un nuovo studio pubblicato su Earth and Planetary Science Letters smentisce quest'idea, spiegando che il megalodonte era in realtà molto meno schizzinoso.. I denti e la dieta. Sappiamo già da tempo che il megalodonte era un predatore eccezionale, in grado potenzialmente di ingollare prede lunghe fino a 10 metri. Questo fatto aveva portato i paleontologi a ipotizzare che si fosse specializzato in prede di grandi dimensioni, e che ignorasse quelle troppo piccole. Ecco perché l'interpretazione più diffusa sulla sua dieta era che andasse a caccia principalmente di balene.
Il team della Goethe University di Francoforte, però, ha provato ad analizzare la dieta del megalodonte usando i suoi denti, e più precisamente due isotopi dello zinco che si trovano nei denti e nelle ossa di molti animali, umani compresi. I due isotopi sono lo zinco-64, più leggero, e lo zinco-66, più pesante. Ebbene, gli animali che stanno ai livelli più bassi della rete trofica (le prede, in pratica) accumulano più zinco-64 e meno zinco-66. A ogni "passaggio" verso l'alto, lo zinco-66 è sempre meno presente, e nei predatori apicali è quasi assente.. Se si muove, lo mangio. Studiare la quantità relativa dei due isotopi di zinco accumulati nei denti del megalodonte ha quindi permesso al team di stabilire che tipo di prede mangiasse: se si nutriva esclusivamente di animali molto grossi come le balene, i suoi denti dovrebbero contenere meno zinco-66 rispetto a quello che si troverebbe se invece si fosse nutrito di pesci di ogni tipo.
E i risultati delle analisi dicono proprio questo: alcuni dei denti studiati contenevano abbastanza zinco-66 da suggerire che il megalodonte mangiasse qualsiasi cosa gli si parasse davanti, balena o meno, e non si concentrasse solo sulle prede più grosse. Il team ha anche trovato interessanti differenze regionali: per esempio, i megalodonti di Passau, in Germania, mangiavano molte più prede piccole rispetto a quelli rinvenuti altrove..