Che fine hanno fatto i quadri dell’Avvocato Agnelli?

  • Postato il 26 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – La vicenda dell’eredità dell’avvocato Gianni Agnelli si arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario. Dopo le indagini avviate dalla procura di Torino, ora anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo sul destino di tredici opere d’arte appartenute alla collezione Agnelli-Elkann. L’indagine, ancora in fase preliminare, ipotizza i reati di ricettazione ed esportazione illecita di opere d’arte, sebbene al momento non risulti alcuna persona formalmente indagata.

I quadri mancanti

Al centro dell’inchiesta ci sono tredici tele di straordinario valore economico e culturale, firmate da artisti come Giorgio De Chirico, Pablo Picasso, Francis Bacon e Georges Mathieu. Si riteneva che fossero custodite nel caveau del Lingotto a Torino, ma i controlli della Guardia di Finanza hanno rivelato che in quel luogo sarebbero conservate soltanto delle copie. Resta quindi aperta la domanda su dove siano finiti gli originali, valutati complessivamente in milioni di euro.

Dalla segnalazione alla magistratura

A sollevare i primi dubbi era stata Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato, secondo la quale i quadri sarebbero stati donati dalla madre, Marella Caracciolo, ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann prima della sua scomparsa. Sulla vicenda aveva inizialmente indagato la procura di Milano, che in seguito aveva archiviato il procedimento. Ora la competenza territoriale porta il caso a Roma, dove il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il pubblico ministero Stefano Opilio stanno coordinando gli accertamenti.

Ipotesi di esportazione

L’attività investigativa mira a stabilire se i quadri siano stati spostati senza le necessarie autorizzazioni al di fuori dei confini nazionali. Nonostante si tratti di beni privati, il loro pregio artistico e storico impone che ogni movimentazione sia soggetta a vincoli e controlli stringenti.

L’inchiesta romana si aggiunge dunque a quella torinese, che si avvia verso la conclusione, e riaccende l’attenzione su uno dei capitoli più delicati e complessi legati all’eredità della famiglia Agnelli.

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Quotidiano Piemontese

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