Chelsea-Psg: Joao Pedro accusa e poi scoppia a piangere, Luis Enrique si giustifica

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Quarantacinque minuti di puro spettacolo made in Blues, quarantacinque di nervosismo e rissa finale che macchia la finale del Mondiale per club. Chelsea-Psg è andata così, con il largo trionfo dei londinesi e con una coda polemica di cui non si sentiva il bisogno.

Rissa ai Mondiali: il colpo di Luis Enrique a Joao Pedro

Dopo il fischio finale della gara che si era conclusa con il recupero a causa di diversi interventi duri, è scoppiata una rissa a centrocampo con Luis Enrique protagonista assoluto in negativo. Il tecnico spagnolo si è precipitato laddove Achraf Hakimi e Gianluigi Donnarumma stavano litigando con João Pedro ed ha colpito l’attaccante brasiliano, caduto a terra subito dopo.

La versione di Joao Pedro

E’ proprio l’ex Fluminense a fornire la sua versione dei fatti al canale brasiliano Sportv: “Sono andato a proteggere Andrey Santos. Ho visto i giocatori che lo circondavano. Da bravo brasiliano, sono andato a proteggere un amico. Stava arrivando un sacco di gente, e in quel caos, sono finito per essere spinto. Non sanno perdere, credo ma fa parte del gioco. Ora è il momento di festeggiare”.

Poi il giocatore è scoppiato in lacrime ricordando la sua partenza dal Brasile e il suo impatto sul Chelsea dopo una vacanza di 40 giorni: “Sono stato in vacanza per 40 giorni e arrivo nel bel mezzo del campionato, con squadre fantastiche. Quello che sto vivendo è inspiegabile. Non so cosa dire”. Da titolare, ha esordito proprio contro la squadra che lo aveva visto crescere, il Fluminense, che ha eliminato con due gol e che lo ha costretto a scusarsi con i suoi tifosi: “È stata dura. La mia prima finale. Sto vivendo qualcosa di inspiegabile. Due gol in semifinale, uno in finale. Inspiegabile”.

Gli alibi di Luis Enrique

In sala stampa si è poi presentato il tecnico del Psg, Luis Enrique che ha spiegato così la rissa finale: “Alla fine della partita si è creata una situazione che era assolutamente evitabile per tutti. Ho cercato di separare i giocatori per evitare che la tensione aumentasse. Diverse persone erano coinvolte in questa situazione. Dovevamo evitare problemi. Volevo evitare che la situazione degenerasse. La vostra squadra è giovane”.

Sul ko nella finale tanta amarezza: “Credo che dovremmo rivedere la partita per analizzare a fondo cosa è successo. Il Chelsea ha iniziato molto bene, con una pressione altissima. Ci hanno messo in difficoltà e hanno meritato la vittoria. Venerdì vi avevo detto che il Chelsea è una buona squadra e lo hanno dimostrato ma noi non siamo dei perdenti, non abbiamo fallito. Siamo caduti, ma il perdente è chi non si rialza”.

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Virgilio.it

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