Chi è Federico Monzino, il 29enne imprenditore milanese coinvolto nel caso Raoul Bova – Martina Ceretti: “Ci tengo anche a precisare che non sono indagato”
- Postato il 28 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Quasi un milione di follower e un racconto ad alto tasso di ostentazione, tra auto orologi di lusso, vacanze nei luoghi che piacciono “alla gente che piace” e le immancabili barche che sono una passione (e un business) di famiglia. È questo il “ritratto” social che emerge scrollando post e contenuti della pagina Instagram di Federico Monzino, imprenditore milanese 29enne finito centro del “caso mediatico” del momento: è stato proprio lui, come ha confermato pochi giorni fa via social, a mostrare a Fabrizio Corona le chat tra Raoul Bovae la modella influencer Martina Ceretti. Una mossa che ora potrebbe costargli cara, vista l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Roma per tentata estorsione ai danni dell’attore.
CHI È FEDERICO MONZINO, IL PR AL CENTRO DEL “BOVA GATE”
“Ultimo erede di una delle famiglie più influenti del capoluogo lombardo, fondatrice del colosso Standa, nei primi del Novecento”, così il Corriere della Sera descrive Federico Monzino. Il 29enne sul suo profilo Instagram racconta di essere co-owner di Cranchi Yacht, un cantiere con oltre 150 anni di storia che produce imbarcazioni di alta gamma: suo nonno Tullio entrò in società con Aldo Cranchi nel 1970 e dunque da oltre cinquant’anni la Cranchi è uno dei business di famiglia. Federico fa parte del consiglio di amministrazione dell’azienda, il cui fatturato nel 2024 ha sfiorato gli 88 milioni di euro. Sempre alla dinastia dei Monzino è legato uno dei poli ospedalieri più importanti di Milano, il Centro Cardiologico Monzino, un’eccellenza nella ricerca e cura delle patologie cardiache. Federico Monzino si occupa di real estate e nell’ambiente mondano milanese è conosciuto come pr. Nella puntata di Falsissimo ancora visibile su YouTube, Corona ha fatto di lui un ritratto impietoso bollandolo come “un tossico figlio del circolino”.
IL FASCICOLO SULLA TENTATA ESTORSIONE E LA SMENTITA DI MONZINO VIA SOCIAL
Corona ha rivelato di essere stato contattato da Monzino e che, una volta arrivato a casa sua, il pr gli avrebbe mostrato tutte le chat intercorse tra Bova e la Ceretti, una versione confermata da Monzino stesso qualche ora dopo via social. “Dato che tengo a Martina ci tengo a precisare che quelle chat le ho mostrate IO a Corona quando si è recato presso la mia abitazione”, ha scritto il rampollo milanese. Che ora, stando a quanto rivelato dall’Ansa, sarebbe indagato della Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per tentata estorsione ai danni di Raoul Bova. Monzino però smentisce tutto e ancora una volta lo fa affidandosi una ad una serie di stories pubblicate sul suo profilo Instagram: “Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti accaduti nella vicenda ‘Raoul Bova/Martina Ceretti’. Prendo le distanze anche dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ci tengo anche a precisare che non sono indagato, ma semplicemente come Corona e Martina sono una persona indagata sui fatti. Ho già informato i miei legali di quanto pubblico dal medesimo e dai giornali”, ha scritto l’imprenditore.
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