Chi è Giacomo Tortu, fratello di Filippo ex ragazzo più veloce di Milano condannato per spionaggio ai danni di Jacobs

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Chi è Giacomo Tortu, fratello maggiore di Filippo nonché autore di un dossieraggio ai danni del campione olimpico Marcell Jacobs, che gli è costato tre anni di squalifica? Che cosa conosciamo di questo ex promettente velocista che ha rischiato, a causa della gravità delle accuse mosse nei suoi confronti, la squalifica a vita? Inevitabile il raccordo con Filippo, campione olimpico con la staffetta a Tokyo 2020 nella 4x100m, che ha sempre fermamente negato alcun addebito di responsabilità in una vicenda grottesca, a tratti surreale considerata la delicatezza nonché l’impatto sul gruppo che vinse la medaglia d’oro in Giappone nel momento migliore dell’atletica italiana.

Chi è Giacomo Tortu

Giacomo è il fratello maggiore di Filippo, entrambi sono figli di Salvino e nipoti di Giacomo senior, orgoglio dell’atletica sarda: anche lo stesso Jack, suo diminutivo, è profondamente legato all’isola che ha accolto e cresciuto il padre, prima di lui il nonno amanti della corsa. Talenti purissimi, capaci di distinguersi nell’atletica senza però riuscire a raggiungere gli obiettivi di Filippo e sfiorati da Giacomo.

Prima di diventare fratello e manager di Pippo, Giacomo Tortu è stato una speranza dell’atletica lombarda. Nasce a Milano, dove si stabilisce Salvino che lascia la natia Sardegna, il 25 gennaio 1993 ma vive poi a Cesate Brianza dove la famiglia si è trasferita. Sua madre è lombarda, originaria della zona di San Colombano al Lambro: una zona di confine tra Lodi, Pavia e la stessa provincia di Milano.

Giacomo cresce però a Carate Brianza, precisamente in una delle frazioni del comune brianzolo Costa Lambro dove guidato dai genitori, in particolare dal padre che continua a correre seppure nelle categorie masters, incomincia a prendere confidenza con la pista di atletica fin da bambino.

Gli inizi e il Trofeo vinto a 13 anni

Quando ha appena 13 anni, Giacomo Tortu vince il Trofeo “Ragazzo e Ragazza più Veloce di Milano” dominando una finalissima degli 80 metri con il tempo di 9.64 rispettando le previsioni della vigilia che lo indicavano come il chiaro favorito dopo il 9.59 fatto registrare in qualificazione. La sua carriera sportiva pare lanciata. Nel 2003 entra a far parte della categoria Esordienti dell’Atletica Vis Nova Giussano. Nel 2006 si trasferisce alla Polisportiva Besanese, dove passa alla categoria dei Cadetti e poi degli Allievi quando si trasferisce nel 2009 all’Atletica Riccardi Milano, dove resta fino al 2020 arrivando a correre in categoria Seniores. Partecipa ai mondiali Juniores su Pista (nel 2012), ai campionati europei U23 – Tampere (nel 2013), ai campionati del Mediterraneo U23 – Aubagne (nel 2014) e infine agli Europei U23 – Tallin (2015).

Con l’Atletica Riccardi Milano, dove milita per 11 anni, è diventato capitano a 24 anni. Con la maglia verde ha vinto il titolo italiano nella mezza pista tra gli studenti nel 2009, laureandosi più volte campione italiano giovanile (sui 200 metri e in staffetta). Nella staffetta veloce Giacomo diventa punto fermo (in terza frazione) di un quartetto che ha saputo togliersi enormi soddisfazioni negli ultimi anni, a partire dal doppio trionfo (4×100 outdoor e 4×200 indoor) nei Campionati Italiani Assoluti 2016 e dell’ultimo quasi miracoloso argento, dietro solo alle Fiamme Gialle.

La svolta con la Sprint Academy Srl

Oltre alla pista, dove il padre porta anche il fratello minore Filippo, Giacomo ha la scuola: si diploma al Liceo Classico del Collegio Villoresi San Giuseppe, istituto comprensivo di Monza fondato nel 1862. Da quel che si evince dal suo profilo, presente su Linkedin, la svolta avviene però al di fuori della pista come assistente account executive della Sprint Academy Srl voluta da suo padre Salvino Tortu, ex velocista, allenatore del figlio. Dal 2020 Giacomo diventa Senior account executive e si dedica completamente agli interessi del fratello:

“Sono un professionista dinamico e appassionato che lavora in una società specializzata nell’organizzazione di eventi sportivi di alto livello e nella gestione di immagine di atleti di fama internazionale, tra cui il campione olimpico Filippo Tortu. Nel mio ruolo, mi impegno a creare esperienze sportive indimenticabili e a supportare gli atleti nel raggiungimento dei loro obiettivi di successo.

Come parte del team di gestione degli eventi sportivi, sono coinvolto in tutte le fasi del processo, dall’ideazione e pianificazione all’esecuzione e valutazione degli eventi. In qualità di responsabile della gestione d’immagine di Filippo Tortu, mi occupo di coordinare le attività quotidiane lavorando a stretto contatto con lui per sviluppare strategie di comunicazione, gestire gli impegni promozionali e i rapporti con gli sponsor”.

La vicenda che ha portato alla squalifica

Accantonate le proprie ambizioni, Giacomo Tortu si concentra quindi sulle attività di famiglia che rimangono legate a Filippo il quale continua a centrare risultati importanti, centrali nell’atletica sui 100 e poi soprattutto sui 200m riuscendo a fissare con una medaglia olimpica in staffetta il successo più grande.

Poi lo scandalo, le attività di spionaggio e dossieraggio illegali ai danni di Marcell Jacobs il quale si è detto, anche nell’intervista rilasciata di recente a Belve, estremamente turbato per quel che è accaduto. La sentenza del Tribunale chiude un capitolo, ma non risponderà di certo a tutti i quesiti rimasti aperti sul perché.

Autore
Virgilio.it

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