Chi è Karol Nawrocki, il neopresidente ultraconservatore della Polonia: ex pugile, è accusato di aver gestito un giro di prostituzione

  • Postato il 3 giugno 2025
  • Politica
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La Polonia torna a destra: al termine di un conteggio al cardiopalma, nel fine settimana il candidato del Pis Karol Nawrocki si è aggiudicato il ballottaggio per la presidenza battendo sul filo di lana il suo rivale, il sindaco di Varsavia filo-europeista, Rafał Trzaskowski.

Al termine dello scrutinio, l’ex buttafuori appassionato di Donald Trump ha vinto con il 50,89% dei voti, mentre il suo avversario si è fermato al 49,11%. Appena 369.500 voti di scarto ma abbastanza per indebolire il governo di coalizione in carica e sferrare un colpo alla leadership del premier Tusk: non solo in Polonia ma anche in Ue, in un momento in cui si trova a guidare la presidenza di turno del Consiglio europeo.

Il premier polacco, in un discorso alla televisivo ha chiesto un voto di fiducia al Parlamento promettendo di continuare a governare il Paese ed esprimendo la speranza di una cooperazione con il neoeletto Presidente Karol Nawrocki (in Polonia il presidente della Repubblica ha diritto di veto su molti temi politici).

Karol Nawrocki, il neo presidente della Polonia
Chi è Karol Nawrocki, il neopresidente ultraconservatore della Polonia: ex pugile, è accusato di aver gestito un giro di prostituzione (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Chi è Karol Nawrocki, il neo-presidente della Polonia

Il vincitore delle elezioni ha 42 anni ed è originario di Danzica. Karol Nawrocki ha un passato da pugile e calciatore e un curriculum accademico molto ricco con un dottorato in storia e master in management. Ha diretto il Museo della Seconda Guerra Mondiale di Danzica prima di passare, nel 2021, alla guida dell’Istituto della Memoria Nazionale (IPN) il cui scopo è fare ricerca storica sui crimini commessi in Polonia durante la Seconda guerra mondiale e durante il periodo comunista. Dal 2018 l’Istituto è diventato uno dei principali strumenti di riscrittura della memoria avviata dal Pis, il partito ultra conservatore polacco Diritto e Giustizia a cui appartiene Nawrocki. I partiti che oggi sono al Governo accusano proprio Nawrocki di aver dato un grosso contributo in questo senso.

Il neo presidente è specializzato nello studio della resistenza anticomunista di Solidarność, il famoso sindacato di Lech Walesa che divenne presidente nel 1990 e della criminalità durante il periodo sovietico.

Grzegorz Berendt oggi fa parte del comitato nazionale che ha sostenuto Nawrocki alla presidenza della Polonia. Prima di ricoprire questo ruolo è stato il suo relatore della tesi di laurea. Il neo presidente, in un’intervista a Le Monde viene descritto da Berendt in questo modo: “Ha scritto la tesi in un anno, basandosi su 158 testimonianze. Era un bravo studente, capace di impegnarsi molto. Ha un carattere forte, un combattente”.

Nel corso della sua ascesa politica, Nawrocki ha incontrato diverse volte Donald Trump e membri della sua amministazione, ottenendo anche il sostegno pubblico della segretaria alla Sicurezza Interna americana Kristi Noem. Questo intervento ha suscitato polemiche in Polonia, con accuse di indebita interferenza.

Nawrocki ha proposto di rafforzare i controlli ai confini ed ha rilanciato la richiesta di compensazioni economiche da parte di Berlino per i danni subiti durante la seconda guerra mondiale, uno tra i temi più cari all’elettorato nazionalista.

È decisamente contrario all’aborto, alla contraccezione di emergenza e alle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Ha definito la Russia uno “stato barbaro”, ma si è detto anche contrario all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea e nella Nato. L’Ucraina è stata anche criticata per non aver “mostrato gratitudine per ciò che i polacchi hanno fatto” e ha accusato il presidente Zelensky di “insolenza” nei confronti della Polonia.

Secondo Nawrocki, “nelle code davanti agli studi dei medici e agli ospedali”, i polacchi dovrebbero “avere la priorità”. È anche critico nei confronti dell’Unione Europea e del Green Deal ed ha attaccato il ruolo che in Europa hanno Francia e Germania.

Gli scandali di Nawrocki

Il candidato conservatore è finito sotto i riflettori per varie vicende. Anni fa, mentre lavorava come addetto alla sicurezza in un albergo a Sopot, una località balneare sul Mar Baltico non lontano da Danzica, è stato coinvolto in un caso di prostitute procurate agli ospiti. Nawrocki ha sempre smentito categoricamente queste accuse, definendole “calunnie costruite ad arte”.

È stato anche accusato di aver comprato una seconda casa a un prezzo molto più basso rispetto a quello di mercato da una persona anziana con disabilità, benché durante la campagna elettorale avesse dichiarato di avere solo una casa “come la maggior parte dei polacchi”.

C’è poi il caso della doppia identità che Nawrocki si è creato ad hoc per poter scrivere e promuovere un suo libro pubblicato nel 2018. Il libro parlava di Nikodem “Nikoś” Skotarczak, un criminale polacco degli anni Novanta. Per scrivere il libro, Nawrocki si è spacciato per Tadeusz Batyr, un autore che non esiste. Dopo aver camuffato la voce di Batyr in un’intervista, Nawrocki è stato costretto ad ammettere che effettivamente dietro il nome di Tadeusz Batyr c’era proprio lui.

C’è infine un’altro scandalo più recente: durante un dibattito contro il suo sfidante, Nawrocki è stato visto infilarsi qualcosa in bocca e tentare di nascondere con la mano con molta probabilità dello snus, un tipo di tabacco che viene posto sotto il labbro superiore il cui utilizzo è vietato in Polonia. Interpellato al termine del confronto, Nawrocki ha smentito le accuse affermando che si trattava semplicemente di una gomma da masticare ed ha proposto di sottoporsi insieme al suo avversario ad un test antidoping.

 

 

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Blitz

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