Chi è Learner Tien, il prossimo avversario di Jannik Sinner in finale all'ATP 500 Pechino 2025

  • Postato il 30 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Con un epilogo alquanto teatrale, com’è ormai nello stile di Daniil Medvedev, il finalista non previsto del China Open 2025 a Pechino è Learner Tien, diciannovenne chiamato a opporsi a Jannik Sinner, attuale numero 2 del ranking mondiale. Passaporto statunitense, figlio di migranti di origine asiatica, ha già centrato un primato da non sottovalutare perché l’americano è il più giovane a raggiungere questo risultato in questa categoria di tornei dal 2022 quando fu Rune a stabilire il precedente record a Basilea. Ma chi è il prossimo avversario del campione altoatesino?

Tien in finale contro Sinner all’ATP 500 Pechino

Classe 2006, Learner Tien ricopre attualmente la posizione numero 52 del mondo ed è il finalista con la più bassa classifica a Pechino dal 2008, quando l’allora numero 92 Dudi Sela perse contro un certo Andy Roddick. L’americano è riuscito ad approdare in finale grazie soprattutto a Medvedev dopo aver superato al Beijing Olympic Tennis Centre Francisco Cerundolo, Flavio Cobolli, Lorenzo Musetti e il russo, appunto garantendosi l’ingresso nella Top 40.

Le origini e il nome “studente”

Gli inizi risalgono alla sua infanzia, in California dopo che i suoi genitori, migrati negli Stati Uniti, danno vita a una famiglia unita e fondata sull’amore per la racchetta. Secondo questa narrazione, i due si conobbero proprio su un campo da tennis, iniziando poi gli stessi ragazzi a questo sport: oltre a Learner, la coppia ha avuto un’altra figlia, Justice più grande del prossimo finalista di Pechino.

Mancino di origini vietnamite, Tien al pari della sorella vanta un nome altamente evocativo: i suoi genitori decisero di optare per soluzioni che a livello fonetico e semantico qualificassero loro stessi, una sorta di omaggio alle rispettive professioni. Giustizia per la primogenita, per onorare la professione di avvocato del padre e Learner ovvero studente in virtù della madre insegnante.

L’incontro con il tennis

Riporta in un’intervista lo stesso Tien: “Credo [fosse] una delle vecchie racchette di mio padre che erano in giro per casa. Quindi in realtà non si aspettavano nemmeno che io o mia sorella cominciassimo a giocare a tennis così presto. Non è che fossero pronti con racchettine da bambini o qualcosa del genere”, ha raccontato a marzo al quotidiano britannico Guardian.

Allenato fino agli 11 anni dal padre, quando il talento del giovanissimo tennista prende il sopravvento viene seguito da un coach che ne valorizza le qualità. Parallelamente agli studi, che proseguono con profitto, Tien migliora nel tennis dopo aver finito il liceo in anticipo, intraprendendo la strada del collega nel 2022 senza entusiasmo pare, tant’è che si dedica allo sport da pro senza alcun rimpianto.

I primi risultati

Tien vince due volte i Campionati Nazionali Under-18 della USTA, nel 2022 e 2023 con due finali negli Slam junior, all’Australian Open e allo US Open, due stagioni fa registrando la sconfitta del fenomeno brasiliano Joao Fonseca.

Entrato da giovanissimo nel programma di sviluppo della USTA (la Federtennis statunitense), nel 2024 prende il volo superato un infortunio. Lo scorso anno la svolta: arriva con alle spalle la migliore stagione del suo curriculum: 28 vittorie consecutive con cinque titoli, quattro ITF (due a San Diego, poi Rocha Santa Fe e Lakewood) e un Challenger a Bloomfield Hills più Las Vegas e Fairfield. Tien chiude la stagione alle Next Gen ATP Finals, e perde in finale, ancora una volta contro Fonseca.

Il precedente con Medvedev e la svolta

All’Australian Open 2025 firma contro Daniil Medvedev la sua prima vittoria contro un Top 5 (e un Top 10), successo replicato nella semi di Pechino.

Qualche altro dato a livello di statistiche e record: a 19 anni è diventato il secondo statunitense più giovane nell’era Open e il più giovane in assoluto dai tempi di Rafael Nadal nel 2005 a spingersi alla seconda settimana a Melbourne. Perderà negli ottavi contro Lorenzo Sonego. Ad Acapulco batte Alexander Zverev, allora numero 2 del mondo, diventando il più giovane statunitense a battere un Top 3 dal 2001.

Una curiosità, per chiudere, abbastanza paradossale: dalla sua bio ufficiale ATP, il suo giocatore di ispirazione è Carlos Alcaraz, il quale ha appena pochi anni più di lui ma già ai vertici da quando aveva poco più di 16 anni.

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Virgilio.it

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