Chi è l’uomo arrestato per l’accoltellamento di Milano: nel 2015 aveva aggredito due pensionati. Lo ha riconosciuto la gemella

  • Postato il 3 novembre 2025
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
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È stato rintracciato e arrestato dai carabinieri grazie alla sorella gemella che lo ha riconosciuto dalle immagini diffuse dagli inquirenti. È Vincenzo Lanni, un 59enne di Bergamo ex programmatore informatico, il presunto aggressore di Anna Maria Valsecchi, la dirigente di Finlombarda, accoltellata alle 9 del mattino di lunedì in piazza Gae Aulenti a Milano. Si era rifugiato in un hotel del capoluogo lombardo, nei pressi della stazione Centrale, dove era ospite da qualche giorno dopo essere stato allontanato da una comunità di recupero del Varesotto, per motivi che sono in corso di accertamento. E non è la prima volta che è protagonista di un’aggressione con il coltello.

I due pensionati accoltellati nel 2015

Era già stato arrestato nel 2015 per aver accoltellato in strada due pensionati a Villa di Serio e ad Alzano, nella Bergamasca. L’uomo, in cura per problemi psichiatrici, aveva spiegato al magistrato di avere tentato di ucciderli come reazione al profondo stato di frustrazione che provava per la sua vita, che giudicava fallimentare. L’ex programmatore, era stato dichiarato parzialmente incapace di intendere e di volere e condannato nel 2016 a otto anni di carcere, più altri tre da scontare in una struttura psichiatrica.

La perizia psichiatrica e il processo

Solitario e fanatico dei gialli, nessuna moglie o fidanzata, appassionato di scacchi, amante di polizieschi e trattati di criminologia, nel 2012 aveva perso il lavoro di programmatore informatico. Anche dieci anni fa si era procurato un coltello da cucina – con una lama di 23 centimetri – e nel giro di poche ore aveva colpito due volte. Mentre i carabinieri erano già impegnati a dargli la caccia, armato di un cavo per le cuffie da usare come laccio per strangolare, era pronto a colpire la prima donna sola che avrebbe incontrato. Come scriveva nel 2016 l’Eco di Bergamo, poco dopo essere stato portato in carcere aveva confessato anche di avere progettato un terzo tentativo di omicidio: aveva cercato una donna da uccidere, senza riuscirci. La perizia psichiatrica aveva accertato un disturbo schizoide della personalità di Lanni, unito a pericolosità sociale. Alle sue vittime aveva inviato una lettera di scuse. Anche nel 2015 è stato tradito da una telecamera. Era stato ripreso con una borsa di tela verde mentre si allontanava a piedi dalla zona della prima aggressione. Una scena quasi identica a quella immortalata oggi dalle telecamere che puntavano sulla piazza in zona Garibaldi.

Non sono emersi collegamenti con la vittima

Il 59enne è stato trovato in albergo con vestiti corrispondenti a quelli indossati nel corso dell’aggressione. Secondo una prima ricostruzione, non sono emersi collegamenti tra la vittima e l’aggressore. Anche in questo caso potrebbe avere agito colpendo una persona a caso. Dopo aver visto nelle immagini diffuse dall’Arma su autorizzazione della procura di Milano, la gemella si è rivolta alla centrale operativa dell’Arma dicendo di aver riconosciuto il fratello gemello. Le ricerche immediate effettuate dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno consentito di rintracciare l’uomo all’interno di un albergo in via Vitruvio dopo quasi 11 ore dall’accoltellamento della 59enne. Di recente sarebbe stato allontanato dalla comunità che lo ospitava

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