Chloe Malle la nuova direttrice di Vogue al posto di Anna Wintour? Dal primo colloquio in stile “Il diavolo veste Prada” alla moda “imparata per osmosi”, ecco chi è

  • Postato il 2 settembre 2025
  • Moda E Stile
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Collant neri (un tabù assoluto per Anna Wintour), stivaletti J.Crew un po’ consunti, un abito corto Diane von Furstenberg sotto un blazer a righe e, a completare il tutto, una pashmina bianco-arancio con borsa coordinata di perline. La scena sembra uscita da ‘Il diavolo veste Prada‘ ma no, non è il racconto del primo, disastroso colloquio di Andy Sachs con Miranda Priestly, ma quello, del tutto reale, di Chloe Malle con la “zarina” di Vogue, Anna Wintour, appunto. La donna oggi designata per prenderne il posto alla guida dell’edizione americana arrivò in redazione così, come la protagonista del celeberrimo film, a digiuno di moda ma piena di talento. Proprio come nel film, però, anche nella realtà quell’esordio ha portato fortuna a Chloe che non solo è riuscita ad entrare nel cuore della macchina Vogue, ma oggi, con alle spalle una carriera di quindici anni nella rivista, si appresta a diventare l’erede della stessa Anna Wintour alla guida di Vogue America.

Il nome tanto atteso per il dopo-Wintour è infatti il suo: sarà lei, la 39enne figlia di Candice Bergen e Louis Malle, a prendere le redini della rivista. Manca solo l’ufficialità, ma la notizia, riportata da diverse fonti internazionali come il Telegraph e The Independent, sta facendo il giro del mondo. Non solo: la stessa Chloe Malle stessa ha alimentato le voci aggiornando un suo vecchio post su Instagram. Una successione attentamente preparata, che segna la fine di un’epoca e solleva interrogativi cruciali sul futuro della rivista più influente del mondo della moda che, pur mantenendo intatto il suo prestigio, non è certo immune dalla crisi dell’editoria.

Chi è Chloe Malle: l’intellettuale che imparò la moda “per osmosi”

Ma chi è la donna chiamata a sostituire una leggenda? Chloe Malle, 39 anni, è una figura complessa. Figlia dell’attrice e modella Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, è cresciuta in un ambiente cosmopolita tra New York, Los Angeles e la Francia. Laureata in Letterature Comparate alla prestigiosa Brown University, arriva al giornalismo per passione per la scrittura, non per la moda. Prima al New York Observer, è entrata in Vogue come Social Media Editor nel 2011: da allora ha scalato i ranghi fino a diventare nel 2023 direttrice di Vogue.com e conduttrice del podcast The Run‑Through, accolto con entusiasmo dal pubblico. “Sapevo che la moda non era uno dei miei principali interessi nella vita e che volevo fare la scrittrice più che l’editor”, ha raccontato in passato, “ma rimasi totalmente affascinata dalla ‘macchina’ di Vogue e non riuscii a resistere”.

Celebre l’aneddoto del suo primo, disastroso colloquio con Wintour, a cui si presentò indossando “collant neri” (notoriamente un tabù per Wintour), stivaletti scamosciati un po’ consumati e una “pashmina arancione con perline”. Un look che lei stessa ha definito imbarazzante, ammettendo che la sua evoluzione stilistica è avvenuta “quasi per osmosi”, dopo essere entrata in redazione nel 2011 come Social Media Editor. Da lì, una carriera in ascesa fino a diventare direttrice di Vogue.com nel 2023, facendosi notare per l’intervista-copertina a Lauren Sánchez in occasione delle sue nozze con Jeff Bezos lo scorso giugno.

“Nepo Baby” o scelta pragmatica?

Certo, non si tratta di un pensionamento per Anna Wintour, nonostante i suoi 75 anni: come annunciato lo scorso 25 giugno, lei ha lasciato sì il ruolo di Editor in Chief dell’edizione americana, ma ha mantenuto le cariche, forse ancora più potenti, di Global Editorial Director di Vogue e Chief Content Officer di Condé Nast. In altre parole, pur rinunciando alla gestione quotidiana della “sua” rivista, tiene la supervisione globale di tutti i contenuti editoriali del gruppo. La nomina di Chloe Malle ha inevitabilmente acceso il dibattito: per alcuni, è l’ennesimo caso di “nepo baby”, una figura avvantaggiata dai suoi celebri genitori. Per una certa stampa americana, invece, risulta una scelta “pragmatica, ragionevole, equilibrata“: una professionista cresciuta internamente, che garantisce continuità con la visione di Wintour ma dovrebbe portare con sé un approccio più giovane e digitale, fondamentale per il futuro della testata.

La vera domanda che serpeggia tra addetti ai lavori e appassionati del settore, però, è un’altra: con Anna Wintour ancora saldamente al vertice di Condé Nast, quanto potere reale avrà Chloe Malle? Sarà in grado di imprimere un vero cambio di rotta o la sua resterà una leadership “di facciata”? Le prossime Fashion Week e gli attesissimi “September Issue” saranno il suo primo, cruciale banco di prova.

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Il Fatto Quotidiano

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