Cittadini del Reich, 40 autoproclamati “regni” di estrema destra in lotta con Berlino spesso solo per non pagare le tasse
- Postato il 14 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Con un’operazione condotta in sette Länder la polizia tedesca ha dato esecuzione al divieto del gruppo Regno di Germania fondato nel 2012 a Wittenberg dal suo “Sovrano Supremo” Peter Fitzek. Con circa 6mila iscritti era la più grande associazione di Reichsbürger o cittadini del Reich. Il divieto riguarda, oltre alla presenza in rete, anche le numerose sotto-organizzazioni dell’associazione come la Königliche Reichsbank e la Deutsche Heilfürsorge, operanti nonostante già ci fossero state misure coercitive dell’Autorità federale di vigilanza finanziaria (BaFin). “Il gruppo aveva costruito strutture criminali economiche”, ha sottolineato il Ministro degli interni Alexander Dobrindt (Csu), e sosteneva “la propria rivendicazione di potere con teorie cospirative antisemite”.
Secondo il Ministero federale degli Interni, oltre all’associazione ora vietata, attualmente esistono circa altri 40 autoproclamati “regni e imperi” che si propongono di creare una propria contro-autorità alternativa a quella statale richiamandosi ai confini del 1937 o del 1871. In molti casi alla base c’è l’obiettivo del profitto: donazioni dai sostenitori per l’acquisto di immobili e ulteriori entrate generate, ad esempio, attraverso corsi di formazione come seminari sulla “uscita dal sistema” o esami per la “cittadinanza”, nonché introiti per vendere documenti privi di valore. Per molto tempo era anche in voga la cosiddetta truffa maltese. I Reichsbürger si iscrivevano on line nel registro delle imprese UCC di Washington DC, quindi annotavano dei falsi crediti nei confronti dei funzionari pubblici girati a una ditta di esazione di Malta che li azionava per via giudiziaria. Se il malcapitato non si difendeva di fronte ai giudici maltesi, la sentenza era valida come titolo eseguibile in Germania.
Le tesi dei cittadini del Reich per sostenere l’inesistenza legale della Repubblica federale tedesca (Brd) sono legate ad argomentazioni tipiche dell’estrema destra. Il primo è che la Brd non sarebbe erede del Reich tedesco, ancora esistente, a loro dire, ma senza la possibilità di esercitare la sua autorità. Idea propagata negli anni Settanta, tra gli altri, dall’estremista di destra Manfred Roeder. La fonte è un’interpretazione faziosa di una sentenza della Corte costituzionale tedesca del 1973 che indicò che la Brd non è il successore in diritto del Reich tedesco aggiungendo però che è uno Stato identico a quello. Un altro argomento è che la Brd sarebbe venuta meno con la riunificazione per effetto della cancellazione dell’articolo 23 della Costituzione che indicava l’alveo della sovranità nazionale.
L’articolo fu cancellato perché la Germania non intendeva più far valere diritti territoriali su Polonia e Cecoslovacchia, ma la validità della sovranità statale della Nazione unificata è indicata sia nel trattato di riunificazione tedesca che nel preambolo della Carta costituzionale. Un’altra argomentazione cui ricorrono i Reichsbürger è che sia mancato un trattato di pace con gli alleati e che quindi la Brd sia sempre una colonia, non volendo ammettere che il contratto sulle regole conclusive relative alla Germania sostituiva il trattato di pace. Essi richiamano ancora i diritti sull’autodeterminazione previsti dalle Nazioni Unite, mancando di rilevare che per costituire un nuovo Stato dovrebbero poter vantare un potere di ordine sul territorio. Infine, c’è chi tra loro sostiene convinto che la Germania è una ditta: la Brd GmbH. La curiosa tesi si basa sull’effettiva esistenza di una Agenzia federale, la Bundesrepublik Deutschland Finanzagentur GmbH, che si occupa delle aperture di credito e debito della Nazione.
La AfD, dando voce ai refrattari all’integrazione degli immigrati che credono sia in corso un Umvolkung – termine di sapore nazista – e iniziata la ripopolazione della Germania, attira parte di questi adepti dell’Autogoverno. Nel marzo 2024 un’inchiesta del Bayerischer Rundfunk aveva ricostruito che il partito ne ospitasse più di un centinaio; con l’aumento della compagine parlamentare il loro numero è presumibilmente accresciuto. All’est il fenomeno è apparentemente più diffuso, perché molti si ritengono perdenti dall’unificazione tedesca.
Molti Reichsbürger d’altronde sono solo persone che rifiutano il pagamento di imposte o di alimenti divorzili e hanno all’attivo “solo” resistenze e insulti ad ufficiali giudiziari postandone i filmati su YouTube. A gennaio 2016, ad esempio, un’udienza per guida senza patente nel tribunale di Kaufbeuren, in Baviera, è stata interrotta da una ventina di persone tumultuose che ha sequestrato i fascicoli processuali filmando l’azione.
Il fenomeno a fronte delle crescenti paure verso gli stranieri è diventato tuttavia progressivamente dilagante e anche le armi hanno preso piede nelle frange più di estrema destra. Nel 2012 a Bärwalde in Sassonia, un gruppo autonominatisi Deutsche Polizei Hilfswerk ammanettò e sequestrò un ufficiale giudiziario poi liberato dalla vera polizia. A febbraio 2016 in Brandeburgo un ufficiale giudiziario ed un collaboratore di un fornitore di energia elettrica furono minacciati all’arma bianca da un padre di famiglia che non si riconosceva più cittadino della BRD. In Nord Reno Westfalia – riportò la ARD – un uomo aveva cercato di acquistare un AK-47 in Lussemburgo con un porto d’armi del fasullo Stato Libero Prussiano. Nell’agosto dello stesso anno a Reuden, nella Sassonia-Anhalt, una coppia che non riconosceva il potere della polizia di condurre un’espropriazione forzata provocò uno scambio di colpi d’arma da fuoco con gli agenti. A Georgensgmünd il 19 ottobre 2016 il primo morto: un quarantanovenne – al quale dopo un giudizio di pericolosità dovevano essere ritirate oltre 30 armi acquistate legalmente- sparò provocando la morte di un poliziotto e ferendone altri tre. di cui uno gravemente.
Contiguità tra cittadini del Reich e AfD sono emerse con decisione nel 2022 con la scoperta dei piani di insurrezione armata di una compagine di circa 60 persone legata ad Heinrich XIII principe Reuβ. Tra i cospiratori, secondo la Procura, avrebbe avuto infatti un ruolo di spicco, la ex giudice di Berlino Malsack-Winkemann, all’epoca deputata AfD, col compito di garantire l’accesso degli insorti al Bundestag. I tre processi iniziati tra aprile e giugno 2024 a Stoccarda (all’ala militare), Francoforte sul Meno (al nucleo centrale) e Monaco (alla compagine esoterica) sono ancora lontani dalla fine.
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