Cmd di Atella, operai reintegrati dopo 7 anni
- Postato il 16 dicembre 2025
- Lavoro
- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Cmd di Atella, operai reintegrati dopo 7 anni

La Corte di Appello di Potenza rigetta il ricorso presentato dall’azienda: Reintegrati i 14 operai in somministrazione della Cmd di Atella licenziati nel 2018. I giudici hanno confermato quando stabilito dalla sentenza di primo grado. De Nicola (Nidil Cgil): «Giustizia è stata fatta, sentenza importante».
«I giudici della Corte di Appello di Potenza hanno rigettato il ricorso presentato dall’azienda contro i lavoratori della CMD di Atella confermando quanto stabilito dalla sentenza di primo grado. I quattordici lavoratori, già reintegrati con la sentenza di primo grado, diventano così a tutti gli effetti dipendenti della CMD». È quanto scrive in una nota Cgil Basilicata dando conto della decisione dei giudici di Potenza sull’azienda con sede ad Atella. Il sindacato lucano non nasconde la soddisfazione per la decisione della Corte di Appello Potentina e per la sua ricaduta in termini occupazionali: «Finalmente giustizia è stata fatta», è infatti il commento del segretario generale del Nidil Cgil di Potenza, Emanuele De Nicola.
LA VICENDA GIUDIZIARIA DELLA CMD DI ATELLA E LA SENTENZA: OPERAI REINTEGRATI
I lavoratori, secondo quanto è stato ricostruito dal sindacato, erano stati «estromessi dall’attività produttiva» nel mese «di ottobre 2018» e per due anni «in attesa di un riassorbimento nonostante gli impegni assunti in sede sindacale, in Confindustria, in Regione e in prefettura». Proprio per questo motivo il Nidil Cgil si era subito rivolto alla magistratura per il tramite del proprio rappresentante legale Luca Lorenzo, «vincendo già in primo grado», precisa la nota.
IL PROFILO DEI LAVORATORI E IL SUPERAMENTO DEL PRECARIATO
Il profilo dei lavoratori coinvolti nella vicenda in questione è molto preciso, come spiega Nigil Cgil: «Si tratta di lavoratori assunti con contratti di somministrazione per lungo tempo, dai quattro ai dieci dieci anni e che sarebbero dovuti essere stabilizzati in quanto prestavano servizio presso l’azienda in forma precaria da oltre trentasei mesi, termine previsto dalle leggi», spiega ancora Cgil nella nota. La sentenza della Corte di Appello «mette finalmente la parola fine a questa annosa vicenda» restituendo «dignità e serenità a questi lavoratori e alle loro famiglie».
LA LOTTA ALLA PRECARIETÀ IN BASILICATA
E poi ancora: «Si tratta di un importante tassello nella lotta alla precarietà nella nostra regione – lo ha definito quindi il segretario generale del Nidil Cgil di Potenza, Emanuele De Nicola – pertanto adesso ci auguriamo che la vicenda faccia da apripista rispetto a questo uso improprio dei contratti a termine.
La Cgil – ha quindi concluso De Nicola – continuerà ad essere sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori» e a impegnarsi affinché «si ponga fine a questo uso sconsiderato di contratti precari che non fanno altro che sfruttare la forza lavoro, uccidendo le speranze, la dignità e le competenze di molti dei nostri giovani lucani». L’azienda Cmd di Atella, come si legge sul proprio sito, è leader globale nella progettazione e realizzazione di motori e sistemi complessi per l’industria automobilistica, nautica ed aeronautica.
Il Quotidiano del Sud.
Cmd di Atella, operai reintegrati dopo 7 anni