“Coca cola e patatine fritte del McDonald’s fanno sparire miracolosamente l’emicrania”: cosa c’è di vero nel McMigraine Meal, il rimedio contro il mal di testa virale su TikTok

  • Postato il 16 agosto 2025
  • Salute
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Si chiama McMigraine Meal, un rimedio contro il mal di testa diventato virale su TikTok quando la neurologa statunitense, la dottoressa Jessica Lowe, lo ha descritto come una soluzione “miracolosa” in un video che da allora ha totalizzato quasi 10 milioni di visualizzazioni. Parliamo di un mix di Coca-Cola e patatine fritte del McDonald’s. E cosa ha mostrato questo filmato che ha riscosso tanto successo?

Il video sul rimedio diventato virale

Il video, riportato per la prima volta da MailOnline, mostra la dottoressa Lowe, che soffre lei stessa di emicrania cronica, comunicare ai suoi follower: “Si beve una Coca-Cola grande e delle patatine fritte grandi. E questo, in qualche modo, fa sparire miracolosamente l’emicrania!”. Da allora, i social media sono stati inondati di post simili da parte di persone affette da emicrania che giurano sulla bontà del fast food. Per esempio, un utente di TikTok ha scritto semplicemente: “Funziona“, dopo aver provato la combinazione dopo un mal di testa durato 48 ore. Ma mentre questa tendenza continua a prendere piede, i medici invitano alla cautela, avvertendo che questo trucco potrebbe offrire solo un sollievo a breve termine e addirittura scatenare emicranie in alcune persone.

L’esperta: “L’effetto si può spiegare, ma attenzione…!”

Perché può funzionare questo strano mix contro il mal di testa? Il risultato positivo nasconde qualche rischio?
“La Coca-Cola contiene caffeina, sostanza che, in piccole dosi, può effettivamente ridurre il dolore dell’emicrania agendo come vasocostrittore e potenziando l’effetto di alcuni farmaci antidolorifici – spiega al FattoQuotidiano.it la dottoressa Francesca Dominici, medico e specialista in Scienza dell’alimentazione -. Le patatine fritte, ricche di carboidrati e sale, potrebbero invece fornire un beneficio in quei casi in cui l’emicrania è scatenata da digiuno prolungato, ipoglicemia o disidratazione. In altre parole, questo ‘rimedio’ potrebbe agire su fattori scatenanti piuttosto comuni, ma non è una cura, né agisce sui meccanismi neurologici profondi dell’emicrania. Inoltre, in alcuni soggetti la combinazione può dare un sollievo transitorio, specialmente se assunta molto precocemente, ma si tratta più di un effetto circostanziale”.

La tentazione è trasformare questo rimedio in un’abitudine.

“Chiariamo subito che, sebbene il sollievo possa sembrare quasi miracoloso, farne un’abitudine è potenzialmente dannoso. Il motivo? L’eccesso di caffeina, se assunto regolarmente, può paradossalmente favorire il mal di testa da rimbalzo e aumentare la frequenza degli attacchi. Inoltre, il consumo abituale di alimenti ultra-processati, ricchi di grassi saturi, sale e additivi (come le patatine fritte da fast food), può avere un impatto negativo sulla salute generale e, in alcune persone, fungere da causa diretta per l’emicrania.
Inoltre, affidarsi a queste scorciatoie (‘hack’) virali rischia di ritardare l’assunzione di farmaci efficaci, come i triptani, che funzionano solo se presi all’inizio dell’attacco.

Insomma, il “rimedio miracoloso” rischia di trasformarsi in un boomerang…

“Di fatto, questi rimedi fai-da-te possono far perdere tempo prezioso e peggiorare la gestione di una patologia neurologica complessa, che merita invece un inquadramento clinico e un piano terapeutico personalizzato”.

Un sintomo da approfondire

L’emicrania è una spia di una condizione più complessa per chi ne soffre.
“Sì, l’emicrania non è un semplice mal di testa, ma una condizione neurologica che coinvolge alterazioni nei circuiti del dolore, nella neuroinfiammazione e nella funzione dei neurotrasmettitori. Per questo motivo, affidarsi a soluzioni estemporanee come il cosiddetto McMigraine meal rischia di semplificare e banalizzare una patologia che ha un forte impatto sulla qualità di vita e richiede un approccio medico strutturato”.

I rimedi sicuri

Quale strada seguire per affrontare seriamente l’emicrania?
“I trattamenti oggi disponibili per l’emicrania, sia sintomatici che preventivi, si basano su solide evidenze cliniche. Tra i farmaci validati e sicuri figurano i triptani per il trattamento acuto, la tossina botulinica di tipo A per le forme croniche resistenti, e la profilassi con anticorpi monoclonali anti-CGRP, prescrivibile nei centri specialistici per le cefalee. È fondamentale che chi soffre di emicrania si rivolga a uno specialista per individuare le proprie reazioni individuali alla patologia e costruire una strategia terapeutica personalizzata, evitando scorciatoie inefficaci o addirittura dannose”.

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