Coldiretti: per contrastare le isole di calore a Torino aumentiamo aree verdi e alberate
- Postato il 9 luglio 2025
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- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Per contrastare gli effetti sempre più intensi delle ondate di calore, Coldiretti Torino lancia un appello alla Città di Torino e ai comuni della prima cintura: è urgente investire nella creazione di nuove aree verdi urbane, recuperando le aree industriali dismesse e i terreni degradati già cementificati, soprattutto nei quartieri dove si formano le cosiddette “isole di calore”.
Nonostante il primato nazionale di Torino per il verde pubblico – con i suoi 19,5 km² di aree verdi e oltre 150.000 alberi – la distribuzione del verde in città è ancora insufficiente e poco omogenea. Il 35,6% di superficie verde rispetto al totale comunale non basta a mitigare il caldo in molte zone residenziali, in particolare negli ex quartieri operai e nelle vecchie aree industriali. Queste zone, infatti, rappresentano quasi la metà (46%) della superficie urbana a rischio “medio e alto” per la formazione di isole di calore, aree dove le temperature si alzano fino a diventare insopportabili durante l’estate.
«È arrivato il momento di mettere in pratica il Piano verde della città – sottolinea Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino –. Potenziare e riqualificare il verde urbano con nuovi parchi, giardini e alberature può abbassare le temperature medie di 1,5 gradi, con enormi benefici per la salute pubblica e la qualità della vita, oltre a contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico». Infatti, una singola pianta adulta è in grado di assorbire dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili all’anno, mentre un ettaro di vegetazione sottrae fino a 20 tonnellate di CO₂ dall’aria ogni anno.
Il progetto di Coldiretti
Coldiretti propone di privilegiare specie autoctone padane, come farnia, carpino bianco, acero campestre e tiglio, affiancate da arbusti tipici quali rosa canina, alloro, ligustro, corniolo e biancospino, per favorire un ecosistema urbano sostenibile e funzionale.
Il progetto di Coldiretti non si limita a piantare alberi ma mira a una vera “rivoluzione verde” in città: trasformare alcune vie in vie alberate, inserire alberi nei parcheggi pubblici, valorizzare le rotonde con verde funzionale, e sistemare piante in vaso o in cassoni nelle aree più strette. «Il verde abbassa la temperatura e rende i quartieri più vivibili e accoglienti», afferma Mecca Cici.
Inoltre, Coldiretti ricorda che nel Torinese operano 470 aziende florovivaistiche con oltre 730 addetti, pronte a collaborare con l’amministrazione per affrontare questa sfida climatica che ha sempre più pesanti costi sociali ed economici.
«La nostra città, insieme al settore florovivaistico locale, ha la capacità e l’esperienza per aprire una nuova stagione di verde urbano – conclude il presidente –. Ora serve la volontà politica per trasformare questa opportunità in realtà concreta e duratura».
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