Come ha fatto Andrea Russo a entrare sulla pista di Orio al Serio? Tutti i punti deboli dell’aeroporto
- Postato il 9 luglio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Il gesto drammatico compiuto da Andrea Russo all’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, culminato con la sua morte dopo essere stato risucchiato da un motore di un aereo, ha sollevato interrogativi cruciali sulla sicurezza dello scalo lombardo. L’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha avviato un’indagine interna per far luce sull’accaduto e ha richiesto a SACBO, la società di gestione aeroportuale, una relazione dettagliata sulla dinamica dei fatti.
Il momento dell’impatto è avvenuto alle 10.39 di domenica, pochi minuti dopo che un Airbus A319 della compagnia Volotea, pronto a decollare per le Asturie, aveva iniziato le manovre di rullaggio. L’uomo, inseguito da steward e agenti di polizia, è riuscito ad attraversare un’area ad alta sicurezza, raggiungendo l’aereo e venendo tragicamente risucchiato dal motore sinistro. I 154 passeggeri e i sei membri dell’equipaggio sono rimasti illesi, ma hanno ricevuto assistenza psicologica dopo l’episodio.
Le vulnerabilità strutturali dello scalo orobico
Secondo gli esperti di sicurezza aeroportuale, il layout di Orio al Serio presenta criticità strutturali significative. La configurazione dell’area Arrivi, al piano terra, permette di accedere rapidamente al piazzale degli aerei: tra le porte automatiche e quelle di emergenza ci sono appena 12-15 metri. Questa distanza può essere percorsa correndo in soli quattro secondi.
Le porte di emergenza, concepite per evacuazioni rapide, sono facilmente apribili e, in condizioni di alta affluenza — come nel periodo estivo — diventano un punto di vulnerabilità. Gli esperti segnalano che non ci sono barriere fisiche o dissuasori a ostacolare un movimento contromano, come invece accade in altri scali internazionali dove sono presenti aree di transizione che rallentano l’avanzata indesiderata.
Le rotte d’accesso e le prossime verifiche
La ricostruzione iniziale suggerisce che l’uomo abbia approfittato della folla in attesa dei bagagli, muovendosi controcorrente e sfruttando l’accesso più favorevole: quello a sinistra, ritenuto meno presidiato, data la posizione della Guardia di Finanza sul lato opposto. Secondo quanto riferito, vi sarebbero anche ulteriori varchi verso le piazzole di sosta, anche se in quella zona è presente la Polizia di Frontiera, che renderebbe più difficile il transito.
Nei prossimi giorni, grazie all’analisi dei filmati di videosorveglianza, ENAC e SACBO dovranno stabilire se quanto accaduto sia stato facilitato da una lacuna progettuale e se sia necessario intervenire sulla configurazione dell’aeroporto. Alcuni esperti auspicano l’adozione di porte con spazi intermedi e barriere antintrusione, in linea con quanto già in uso in altri hub europei. L’obiettivo è chiaro: evitare che simili tragedie possano ripetersi.
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