Come i social fanno crescere la Serie B: il caso di scuola della Virtus Entella

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 3 Visualizzazioni

Su queste pagine lo si sente dire spesso: la Serie B è un campionato molto difficile da affrontare sia sotto il profilo della classifica, molto corta e sempre aperta a diversi scenari, che degli avversari. Anche le matricole, spesso e volentieri, riescono a creare difficoltà alle squadre più blasonate e che, almeno ai nastri di partenza, puntano alla promozione diretta o comunque a un piazzamento nella zona play-off.

Proprio il minitorneo rende ancora più appetibile il campionato cadetto, consentendo anche alle squadre che rimangono nella scia delle prime della classe di potersi giocare le proprie carte fino all’ultima giornata, impendendo così che i giochi si chiudano anzitempo. La Serie B è insomma un campionato lungo, affascinante e che sta pian piano guadagnandosi sempre più visibilità nel panorama nazionale, anche grazie alle strategie comunicative attuate dalla Lega B.

Un nuovo terreno di gioco: i social

Da qualche anno, infatti, al di là delle sfide sul campo, si affiancano sfide che si giocano extra-campo, specialmente dal punto di vista della comunicazione. Ormai ogni squadra, come è giusto che sia, è presente su quasi tutti i canali social più popolati e l’immagine dei club, ovviamente, passa anche attraverso questi.

Lo stesso discorso potrebbe estendersi agli atleti: ogni dichiarazione dei calciatori passa attraverso i profili social ufficiali e, addirittura, attraverso l’attività di questi suoi social si possono rintracciare alcuni indizi sul futuro di questi. Quante volte abbiamo sentito dire che un giocatore ha smesso di “seguire” alcuni suoi compagni sui social o ha messo uno o più “like” che hanno acceso la fantasia dei tifosi e dei media?

[iol_placeholder type="social_instagram" id="DJrYEixNcfa" max_width="540px"/]

Se qualche anno fa ci avessero detto che l’eco delle squadre potesse estendersi anche su delle piattaforme virtuali frequentate da migliaia e migliaia di utenti, molto probabilmente ci avremmo riso su. Eppure, ormai essere sui social sembra quasi una condizione necessaria per l’esistenza del club, per dichiarare alla collettività che un club c’è e che si adatta a tutte le ultime novità comunicative.

Questo, chiaramente, non è un male: al contrario, è stato uno degli stimoli per svecchiare il modo di comunicare dei club e di approcciarsi verso le nuove generazioni di calciofili. Non solo: cercare delle nuove strategie comunicative, spesso comporta anche scelte in altri ambiti societari e di questo non può che beneficiarne l’intero sistema.

La rivoluzione comunicativa della Lega B

Prima ancora dei club, l’innovazione, come detto, è stata introdotta dall’ente che presiede il campionato cadetto. Si tratta di uno di quei più unici che rari casi in cui è l’istituzione a farsi apripista dei tempi e non il contrario. In questo senso, va dato grande merito proprio alla Lega B e in particolare alle strategie studiate sui vari livelli di comunicazione.

[iol_placeholder type="social_instagram" id="DPV0F8QgEjs" max_width="540px"/]

Attraverso i propri canali, la Lega B si è resa protagonista di numerose campagne comunicative, volte principalmente alla valorizzazione del territorio di provenienza delle varie squadre (l’ultima campagna viene effettuata in collaborazione con il Ministero del Turismo).

Le iniziative, però, non si sono limitate esclusivamente alla sfera turistica: la comunicazione della Lega B è rivolta anche al sociale. Sono molteplici le iniziative che vengono portate avanti insieme al main sponsor BKT. Su tutti, il progetto “Fattore Campo” che prevede investimenti in progetti di riqualificazione delle aree dedicate allo sport e al tempo libero presenti nei Comuni in cui hanno sede le squadre partecipanti alla Serie B.

LaB Channel: un canale interamente dedicato al campionato cadetto

La rivoluzione mediatica non si è solamente arrestata con un nuovo modo di comunicare, ma anche investendo su un canale interamente dedicato alla trasmissione delle partite della Serie B. “La B Channel”, visibile su Prime Video e anche su One Football. Il tutto per rendere ancora più fruibile la visione del campionato cadetto.

Il presidente della Lega B, Paolo Bedin, a proposito ha dichiarato: “Con LaB Channel vogliamo dare a tutti i nostri tifosi – in Italia e nel mondo – la possibilità, in aggiunta a quelle già presenti, di seguire le proprie squadre in maniera semplice e immediata, nel segno dell’innovazione e dell’accessibilità, utilizzando anche piattaforme vicine alle nuove generazioni”.

[iol_placeholder type="social_instagram" id="DPHlCrHDM1Y" max_width="540px"/]

In effetti, ed è questa una delle sfide più difficili da affrontare dai dirigenti delle varie leghe calcistiche, chi si avvicina al calcio nell’ultimo periodo ha una serie di nuove distrazioni derivanti dalla vasta offerta che altre piattaforme, non solo di sport, offrono.

Il caso Entella: quando il successo si costruisce dai social

Non è stata solo la Lega B a sfruttare positivamente l’onda dei nuovi mezzi di comunicazione. Tutte le squadre, come detto, hanno il loro spazio social, ma ciò che cambia è l’utilizzo che i club ne fanno di questi. Ci sono club che preferiscono mantenere toni più istituzionali anche nei loro profili social, club che invece hanno conquistato tutti con l’arma della goliardia. L’esempio principale è proprio uno dei club della Serie B, peraltro neopromosso: la Virtus Entella.

Il club ligure ha attirato su di sé l’attenzione del grande pubblico dei social attraverso una campagna social innovativa a cui, allo stesso tempo, ha unito elementi della cultura pop. Di per sé la Virtus Entella può contare su un bacino di tifosi non particolarmente grande (fino ad ora una media spettatori pari a 2284), considerata anche la vicinanza geografiche con squadre storiche come Genoa e Sampdoria. Anche per questo era necessario costruire una narrazione diversa, fuori dalla norma, per avere un maggiore engagement sui profili social del club.

[iol_placeholder type="social_instagram" id="DO80RjaAjM2" max_width="540px"/]

La capacità di sfruttare i principali trend del momento è senza dubbio uno dei tratti distintivi dell’area social dell’Entella, capace sempre di generare contenuti ironici particolarmente apprezzati dai più giovani. L’ultimo colpo di genio – non si possono chiamare diversamente queste intuizioni – riguarda il gol dei liguri contro il Padova: dopo il rinvio di un difensore dei padroni di casa, la palla rimbalza in maniera del tutto anomala e finisce per favorire il recupero palla con successivo gol dell’Entella. Quale migliore scenario per un contenuto social?

Come visto, la comunicazione social riveste sempre più importanza, specialmente per le realtà meno blasonate. I club lo hanno intuito e sono disposti a investire maggiori risorse per affermare il proprio brand anche sui social. Le sfide, dunque, non si giocano più solo sul campo: anche i social sono diventati terreno in cui primeggiare.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti