Come l’Eurolega di basket deve gestire le due squadre israeliane: giocheranno a Belgrado e Sofia, eviteranno le trasferte in Turchia

  • Postato il 11 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Altro che esclusione. Le squadre israeliane di basket in Eurolega dalla stagione 2025/26 – raddoppiano. Oltre al solito Maccabi Tel Aviv, sei volte campione nel torneo, da quest’anno ci sarà anche l’Hapoel Tel Aviv, che ha acquisito la possibilità di partecipare alla più importante competizione europea cestistica per club vincendo l’Eurocup nella passata edizione. Nessuna presa di posizione per i due club di Tel Aviv, nonostante continui lo sterminio a Gaza. Al contrario, ormai dal 2022, i club russi restano ancora esclusi.

Una doppia presenza che sta creando non pochi problemi all’Euroleague Basketball – che ha ufficializzato la disputa della Final Four ad Atene – considerando che ovviamente Maccabi e Hapoel non potranno giocare nel proprio palazzetto, ma saranno costretti a spostarsi in giro per l’Europa. E questo è già il primo disagio. Proprio nella mattinata di giovedì 11 settembre il massimo organo cestistico a livello continentale ha comunicato di aver approvato le sedi alternative proposte dai due team israeliani. Il Maccabi Tel Aviv continuerà a giocare a Belgrado come già faceva lo scorso anno, l’Hapoel invece giocherà a Sofia – all’Arena 888 – ma a volte sarà costretta a spostarsi all’Arena Botevgrad, sempre in Bulgaria. Ecco perché consultando il calendario del club israeliano sul sito ufficiale della federazione cestistica europea, nel campo della sede del match si legge un incerto “to be confirmed“.

Inizialmente i due club israeliani avevano valutato altre sedi, come per esempio Cipro. Lo stato cipriota aveva anche dato disponibilità, ma quando sono state presentate le stringenti misure di sicurezza richieste, ha deciso di rinunciare. In altre circostanze, invece, sono arrivati dei secchi “no” proprio come forma di repulsione per quanto sta accadendo a Gaza.

Il caso Turchia: le israeliane non giocheranno a Istanbul

Quello della sede casalinga delle due squadre israeliane è solo uno dei disagi. Il secondo riguarda le sfide tra squadra israeliane e squadre turche, quindi Maccabi e Hapoel Tel Aviv contro Anadolu Efes e Fenerbahce. I rapporti tra Israele e Turchia sono infatti incrinati da tempo, complice anche il conflitto in corso a Gaza. Motivo per cui la presenza delle squadre israeliane in Turchia causerebbe molti problemi di ordine pubblico.

L’Eurolega ha così dovuto fronteggiare anche questo disagio, risolto pochi giorni fa: l’Anadolu Efes giocherà le prime due partite in casa tra il 30 settembre e il 3 ottobre contro Maccabi Tel Aviv prima e Hapoel poi non a Istanbul, ma a Podgorica, in Montenegro. Ecco perché le due sfide sono state fissate consecutivamente, in modo da consentire all’Efes di effettuare il viaggio in Montenegro una sola volta, giocando due partite in tre giorni.

Per lo stesso motivo anche il Fenerbahce affronterà le due squadre israeliane in due turni consecutivi tra l’11 novembre (decima giornata) e il 13 novembre (undicesima giornata). La sede per questa doppia sfida è ancora da fissare, ma visto il precedente dell’Anadolu Efes, di certo non si giocherà a Istanbul.

Le possibili proteste in giro per l’Europa (soprattutto in Spagna)

Il cambio sede e la decisione di non mandarli in Turchia potrebbero però non risolvere definitivamente il “problema Israele” nel basket europeo. Perché le due squadre di Tel Aviv dovranno anche fronteggiare proteste in varie altre città d’Europa. Per fare un esempio, in Spagna – dove è di grandissima attualità il tema delle manifestazioni pro Palestina alla Vuelta, gara ciclistica tra le più importanti al mondo – durante Baskonia-Maccabi del 2024/25, i tifosi del Baskonia iniziarono a esporre migliaia di bandiere palestinesi nel corso del match.

Inoltre, Pilar Alegría, ministra dello Sport in Spagna, rivolgendosi all’Eurolega durante un’intervista a El Larguero sulle proteste in corso alla Vuelta, ha dichiarato: “Non finirà qui. Presto comincerà l’Eurolega e i russi non parteciperanno, mentre il Maccabi sì. Sarei d’accordo se venisse presa la stessa decisione presa con la Russia. Lo sport non può essere escluso. È difficile spiegare perché ci sia un doppio trattamento. Con un massacro, un genocidio… sarei d’accordo se le federazioni e i comitati prendessero la stessa decisione presa con la Russia”.

Insomma, la presenza delle due squadre israeliane sembra quest’anno più ingombrante che mai. Match casalinghi tra Belgrado e Sofia, divieto di giocare a Istanbul, spostamenti in Montenegro, rielaborazione del calendario: l’Euroleague Basketball sta pensando a tutto pur di ovviare ai disagi creati dai due club israeliani. Mentre per ora nessuno ha pensato a una soluzione diversa: mettere sul tavolo la possibilità di escluderle dalla competizione, esattamente come già fatto con i club russi.

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