Come nasce un e-liquid: processi, ingredienti e controllo qualità
- Postato il 5 giugno 2025
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- Di Genova24
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La produzione di un liquido sigaretta elettronica è un processo complesso che coinvolge ingredienti selezionati, tecnologie di miscelazione avanzate e rigorosi controlli di qualità. Ogni fase, dalla scelta delle materie prime fino all’imbottigliamento, è regolata da procedure precise che garantiscono sicurezza, tracciabilità e uniformità del prodotto.
Conoscere come nasce un e-liquid significa comprendere l’attenzione tecnica e normativa che ne accompagna la realizzazione. Solo attraverso una filiera ben strutturata è possibile ottenere miscele stabili, coerenti nel tempo e idonee all’uso previsto, nel pieno rispetto degli standard richiesti dal settore.
La selezione delle materie prime
Tutto ha inizio con la scelta degli ingredienti, un aspetto che incide direttamente sulla qualità finale del prodotto. La glicerina vegetale (VG) e il glicole propilenico (PG) utilizzati devono essere di grado farmaceutico o almeno alimentare, con elevati standard di purezza per garantire stabilità e sicurezza durante la vaporizzazione.
Gli aromi alimentari vengono selezionati in base alla loro compatibilità con l’inalazione e alla stabilità termica: devono mantenere le proprie caratteristiche anche a temperature elevate, senza generare composti indesiderati.
Nel caso dei liquidi contenenti nicotina, è fondamentale che sia purificata e stabile, con una concentrazione ben definita e controllata. Tutti gli ingredienti devono rispettare le normative vigenti e, nei mercati europei, essere conformi alla Direttiva TPD.
Le fasi di produzione in laboratorio
La produzione vera e propria si svolge in ambienti controllati, con parametri precisi di umidità, temperatura e igiene. Le materie prime vengono dosate in modo accurato e miscelate all’interno di serbatoi in acciaio inox, utilizzando sistemi di agitazione per ottenere una miscela omogenea.
La sequenza con cui gli ingredienti vengono inseriti segue protocolli standardizzati, che evitano la formazione di microbolle o la separazione dei componenti. Dopo la miscelazione, il liquido viene filtrato per eliminare eventuali particelle residue e stabilizzato attraverso un breve periodo di riposo.
In alcuni casi, è previsto anche un tempo di maturazione – detto steeping – per permettere agli aromi di legarsi in modo più armonico alla base.
Controllo qualità e tracciabilità
Ogni lotto prodotto è sottoposto a una serie di controlli per verificare che le proporzioni tra VG, PG, aromi e nicotina corrispondano ai valori dichiarati. I campioni vengono analizzati per escludere contaminazioni microbiologiche e per valutare la costanza del profilo aromatico.
La tracciabilità è garantita da un numero di lotto riportato sull’etichetta, che consente di risalire in qualsiasi momento alla data di produzione e alle materie prime utilizzate. Nei Paesi europei, l’immissione sul mercato è vincolata alla registrazione nel portale EU-CEG, che raccoglie tutte le informazioni tecniche e chimiche del prodotto per uso regolatorio.
Imbottigliamento e confezionamento
Una volta completata la fase di produzione e superati i test di controllo, l’e-liquid viene imbottigliato con sistemi automatizzati, che garantiscono precisione nelle dosi e assenza di contaminazioni. I flaconi utilizzati sono realizzati in materiali certificati per uso alimentare o inalatorio, con tappi a prova di bambino e sigilli antimanomissione.
L’etichetta riporta tutte le informazioni obbligatorie: composizione, simboli di rischio CLP, presenza di nicotina, dati del produttore e data di scadenza. Ogni confezione viene infine ispezionata per verificarne l’integrità e l’idoneità alla distribuzione.
Il ruolo del laboratorio interno e delle analisi esterne
Molti produttori dispongono di un laboratorio interno dedicato all’analisi chimica e sensoriale degli e-liquid. Qui vengono effettuate prove su nuovi aromi, verifiche di stabilità e test comparativi per garantire che ogni lotto sia conforme agli standard aziendali.
A questo si affiancano analisi di laboratorio esterne, affidate a enti accreditati, che certificano l’assenza di metalli pesanti, contaminanti o sostanze non ammesse. Questo doppio livello di controllo, infine, rafforza l’affidabilità del prodotto e permette al produttore di offrire un’elevata continuità qualitativa.