Comissione parlamentare sul dissesto idrogeologico, l’assessore Giampedrone: “Liguria modello virtuoso”
- Postato il 14 ottobre 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 1 Visualizzazioni


Liguria. “L’audizione di oggi è stata importante per illustrare il ‘modello Liguria’ non solo nella gestione delle emergenze di Protezione civile ma anche nella capacità di realizzare interventi strutturali di contrasto al dissesto idrogeologico. Credo che dalla Liguria possa partire un monito per il Paese: questi temi vanno inseriti come priorità nell’agenda del Governo perché su questo le Istituzioni sono chiamate a dare risposte ai cittadini”.
Così l’assessore alla Protezione civile, Difesa del Suolo e Infrastrutture della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone al termine della sua audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico sul territorio italiano, presieduta dal deputato Pino Bicchielli.
Giampedrone ha ricordato il 2018 come l’anno in cui “ci fu un cambio epocale del paradigma della gestione delle emergenze, con l’introduzione del concetto di ‘resilienza’ cui destinare i fondi per gli interventi strutturali: grazie a quel salto di qualità, dal 2019 ad oggi in Liguria abbiamo investito circa 1 miliardo di euro sul territorio”.
L’assessore ha evidenziato il buon equilibrio raggiunto tra Governo e Regioni nella gestione delle emergenze, sottolineando tuttavia la necessità di “ridurre la frammentazione nella gestione e distribuzione delle risorse economiche destinate agli interventi strutturali ‘in tempo di pace’, su cui si possono fare passi avanti importanti”.
In particolare, Giampedrone ha citato “uno dei cantieri più importanti del Paese e anche a livello europeo, quello dello scolmatore del Bisagno, che invito la Commissione a visitare. Quell’opera cuba oltre 200 milioni di euro, finanziati dall’allora struttura di missione Italia Sicura, che aveva centralizzato le risorse nazionali per la lotta al dissesto idrogeologico. Si tratta di un’infrastruttura idraulica che garantirà la massima sicurezza possibile per la città di Genova dal rischio di esondazione in caso di piena duecentennale del torrente. Questo intervento, di cui sono soggetto attuatore per conto del presidente Bucci, Commissario di governo, non sarebbe realizzabile con i criteri odierni: oggi la Liguria ha finanziamenti nazionali per interventi strutturali per circa 40 milioni di euro all’anno. Credo che la capacità di distribuzione delle risorse dello Stato in tempo di pace possa fare passi avanti importanti, nella direzione di una minore frammentazione e di una revisione dei criteri, basati sull’indice demografico e non sull’indice di popolazione esposta al rischio”.
A questo proposito, Giampedrone ha evidenziato l’importanza di “costruire linee di indirizzo per cui lo Stato possa sostenere le Regioni virtuose che investono in termini di programmazione: la Liguria ha quasi 300 milioni di euro di opere in fase di progettazione esecutiva, pronte a partire e in attesa dei finanziamenti nazionali per la loro realizzazione”.
In merito poi al tema delle ‘deroghe’, “auspico una riflessione per i Commissari di governo – ha affermato – che agiscono per conto dello Stato per le opere strutturali con gli strumenti dell’ordinaria amministrazione. L’obiettivo deve essere quello di consentire la realizzazione di questi interventi nel più breve tempo possibile, senza saltare i passaggi autorizzativi ambientali o evitare gare ma con tempi certi nell’iter autorizzativo. Questo significa mettere in sicurezza case, attività economiche, beni materiali e, soprattutto, salvare vite”, ha concluso Giampedrone.