Compie 110 anni la distilleria F.lli Caffo che ha creato il Vecchio amaro del Capo
- Postato il 28 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Compie 110 anni la distilleria F.lli Caffo che ha creato il Vecchio amaro del Capo
Ci sono storie che si costruiscono lentamente, come un distillato che prende corpo goccia dopo goccia. La storia della famiglia Caffo è una di queste: un racconto che attraversa oltre un secolo e che continua a vivere nel nome di una tradizione profondamente radicata.
Tutto ha inizio tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, in Sicilia, precisamente a Santa Venerina, un piccolo paese alle falde dell’Etna. È qui che Giuseppe Caffo, bisnonno di Sebastiano Caffo, attuale amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915, avvia la sua attività di distillazione. Lo fa tra le terre scure e generose della provincia di Catania, in un ambiente dove natura e cultura si fondono in una miscela che diventerà emblema di famiglia, lavoro e passione.
Centodieci anni dopo, il nome Caffo continua a rappresentare non solo un’azienda, ma un’eredità che racconta di radici profonde, di tradizioni che si tramandano, e di una visione che guarda al futuro restando fedele al passato.
Continuando la storia, il 1915 segna una data chiave: l’acquisto della distilleria che Giuseppe aveva condotto per anni in affitto. Quel numero è oggi inciso nel nome del brand, simbolo di un vissuto che ha radici profonde e un respiro sempre più internazionale. Negli anni Cinquanta, il trasferimento a Limbadi, in Calabria, segna l’inizio di una nuova fase: è qui che prende forma il cuore del Gruppo, oggi primo produttore di amari in Italia, con una quota di mercato che supera il 38%.

Il racconto imprenditoriale dei Caffo è anche un viaggio nel Sud, nei suoi profumi, nella sua forza resiliente. «Mio padre (ndr Giuseppe Caffo detto Pippo) inventò l’Amaro Sprint», ricorda Sebastiano Caffo, oggi alla guida dell’azienda. «Lo slogan diceva: “Nella corsa verso il successo, una sosta per tenersi in forma”». Ma è con Vecchio Amaro del Capo, nato negli anni Settanta da una ricetta rielaborata con 29 botaniche calabresi, che arriva il vero boom. Inizialmente accolto timidamente – i clienti temevano di mettere la bottiglia in freezer – è poi diventato un classico del “perfect serve”, ghiacciato da freezer a -20°C.
Il passaparola dei turisti ha fatto il resto: dall’entroterra calabrese alle tavole di tutto il mondo. Nel 1999, lo stabilimento era ancora una piccola realtà di 400 metri quadrati; oggi il Gruppo Caffo 1915 vanta impianti all’avanguardia e quattro sedi estere – negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Spagna – tutte a gestione diretta. «Il controllo della qualità è per noi fondamentale», ribadisce Sebastiano.
Non solo leadership, ma anche visione strategica. Caffo ha ampliato il proprio portafoglio con marchi storici come Grappa Mangilli, Ferro China Bisleri, Elisir S.Marzano Borsci e Petrus Boonekamp, portando sotto un’unica insegna autentici pezzi di storia del made in Italy.
Il 2025 è l’anno delle celebrazioni per i 110 anni. L’azienda ha scelto di brindare al futuro con innovazione e stile. Tra le novità: Capo Tonic e Capo Arrabbiato Spritz in versione ready to drink, l’Amaro Sprint che torna in versione “Reloaded Edition”, e l’ingresso in scena di Lemonier, un aperitivo moderno e mediterraneo nato da un’antica ricetta targata F.Bisleri & C.
«Lemonier è la nostra interpretazione contemporanea dello spritz», spiega Sebastiano Caffo. «Un mix fresco di limone ed erbe mediterranee, naturale al 100%, dal colore vivo, che racconta uno stile di vita e non va confuso con un limoncello». Un prodotto artigianale, dal tenore alcolico contenuto, pensato per conquistare nuovi palati in cerca di autenticità. Il messaggio è chiaro: il tempo per Caffo non è un limite, ma un alleato. E il viaggio è appena cominciato. Semper Ad Maiora!
Il Quotidiano del Sud.
Compie 110 anni la distilleria F.lli Caffo che ha creato il Vecchio amaro del Capo