Comunali, Claudio Villa (Pd): “A Genova serve lavoro di qualità. Dal Comune più sostegno alle famiglie”
- Postato il 21 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Partire dal lavoro e dalla implementazione dei servizi sociali e scolastici per rilanciare Genova e migliorare la qualità della vita a tuti i genovesi. Nessuno escluso. Questa la determinazione di Claudio Villa, consigliere comunale uscente del Partito Democratico e oggi nuovamente in corsa per la Sala Rossa.
Villa, al primo punto del suo programma, il lavoro
“Il lavoro è innanzitutto la priorità per questa città, città dove purtroppo i giovani vanno via perché non riescono a trovare un’occupazione. I ragazzi studiano a Genova a carico delle famiglie, ma poi sono costretti ad andare altrove. Credo che, anche in Comune di Genova e con la candidata sindaca Silvia Salis, dovremo trovare gli strumenti che consentano di impegnare e trovare opportunità di nuovo lavoro. Dobbiamo mettere gli imprenditori nelle condizioni di tornare a Genova con le loro aziende. Credo che il Comune dovrà tornare a essere interessante per far sì che le persone possano trovare e continuare a lavorare a Genova. Parlo di un lavoro dignitoso, non precario o a tempo determinato, ma un lavoro che consenta loro di vivere dignitosamente e con le proprie famiglie a Genova. Credo che questo sia un argomento prioritario rispetto a tutti gli altri, perché restituisce dignità alle persone in generale”.
E poi le politiche sociali, un altro punto importante della sua proposta politica.
“Le politiche sociali sono uno strumento e una delega prioritaria per il Comune di Genova. Dovranno essere messe in campo quelle politiche sociali a sostegno della famiglia e delle persone in generale, anche le meno fortunate, in modo da creare le condizioni per poter vivere a Genova. Credo innanzitutto che sia importante un ruolo nei servizi sociali, perché alle famiglie sia consentito di poter crescere. Vanno date tutte quelle opportunità, davvero, nella scuola e nel sociale, a sostegno delle singole persone, affinché si possa davvero rimanere a Genova”.
Durante questa campagna elettorale si è parlato tanto di trasporto pubblico. Qual è la sua proposta?
“La mia proposta è che il trasporto pubblico sia accessibile e che possa coprire tutta la rete trasportistica a Genova. Si possono realizzare delle corsie protette in modo che gli autobus possano correre più veloci e possano arrivare da e per Genova, da tutte le parti periferiche di questa città. Questo ci consentirà sicuramente di essere una città metropolitana in un contesto ben più ampio. Allo stesso modo, dobbiamo creare tutte quelle occasioni che possano consentire il trasporto orizzontale e verticale per muoversi a Genova, per andare e tornare dal lavoro, dalla scuola e per la scuola.
Lei è un politico di lunga esperienza e tra le tante battaglie che ha seguito in questi anni c’è stata anche la difesa del territorio. Un territorio fragile, quello della Val Bisagno, da cui proviene, ma che di fatto accomuna tutta la città.
“Il nostro è un territorio fragile. In questa città, in numerose occasioni, ci siamo accorti purtroppo, durante le disgrazie, che questo territorio andava messo in sicurezza. I nostri rivi, i nostri fiumi, ma anche il nostro territorio in generale, devono essere messi in sicurezza. Devono essere messe più risorse per la salvaguardia, in modo che la gente possa vivere in maniera più sicura. Devono poter vivere in maniera più sicura gli abitanti e i residenti di questa città, ma allo stesso modo anche tutte quelle imprese e attività economiche e commerciali, affinché possano proseguire il loro lavoro.
Una delle caratteristiche della nostra città è sicuramente la fitta rete dell’associazionismo. Ecco, fa parte anche del suo programma, in che senso?
“Sì, in questa città, per fortuna, ci sono ancora decine e decine di associazioni che operano sul territorio: nel sociale, nel campo sportivo, nel campo culturale. Spesso si sostituiscono anche all’attività che dovrebbe fare un’Amministrazione comunale. Credo che in questo programma di aver inserito alcune proposte per poter sostenere e, insieme al tessuto associativo cittadino, creare quelle condizioni perché i giovani e i meno giovani possano continuare a ritrovarsi, a stare insieme, a proporre nuove iniziative per questa città.
Per fare questo, l’importanza anche degli impianti…”
Assolutamente sì. Credo che bisognerà realizzare, manutenere o comunque riqualificare gli impianti sportivi, ma non solo quelli, anche impianti sociali. Credo che allo stesso modo bisognerà creare tutti quei nuovi spazi, o ritrovare quelli esistenti e riqualificarli, per far sì che queste associazioni possano ritrovarsi e possano continuare a contribuire alla crescita di questa città”.