Comunali, Piciocchi: “La campagna di Salis fondata sull’autocelebrazione della propria immagine”

  • Postato il 2 maggio 2025
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Genova. “Sono francamente stufo di assistere a una campagna elettorale fondata solo sull’autocelebrazione della propria immagine, ricordo che non siamo su un set cinematografico e che la gente non si accontenta di vedere le troupe o i droni quando va in giro a fare riprese per i mercati”.

Sono le parole che Pietro Piciocchi, candidato del centrodestra alle Comunali di Genova, affida a un comunicato stampa e rivolge a Silvia Salis, a pochi giorni dalle polemiche sugli attacchi personali rimbalzati dall’una e dall’altra parte a partire dalla frase di Maurizio Gasparri sulle elezioni amministrative, “che non sono un concorso di bellezza“.

Piciocchi che, negli stessi giorni, ha fatto dell’ironia sulle immagini create con l’intelligenza artificiale e circolati a sinistra, e che lo ritraggono come “brutto e goffo”, oggi torna a parlare di “immagine” della sua avversaria concentrandosi sui concetti di forma e contenuto e lanciando una frecciata al campo largo in tema di rifiuti e trasporto pubblico.

Il campo largo e già esploso e non so se avete notato che Silvia Salis evita sempre accuratamente di rispondere alle mie domande – sottolinea Piciocchi – i suoi strateghi le hanno certamente consigliato di non entrare mai nei contenuti perché farebbe inevitabilmente esplodere le contraddizioni tra i partiti che la appoggiano, il M5S non vuole il termovalorizzatore che per esempio il sundaco del Pd Gualtieri sta facendo a Roma e lei tace e non dice cosa pensa di fare”.

Mercoledì Tiziana Beghin, ex europarlamentare del M5s, a Genova per la presentazione della lista del movimento, ha detto: “Abbiamo una posizione molto chiara sugli impatti e rispetto alle direttive dell’Unione Europea sul ciclo dei rifiuti, il termovalorizzatore non è una buona soluzione a Genova, non lo è in Liguria e non lo è in generale. Sono strumenti vecchi, del passato, che non tengono conto delle novità tecnologiche e delle capacità che si possono ottenere e soprattutto una prevenzione rispetto alla produzione di rifiuti, cosa che da questa Giunta pare non essere nemmeno presa in considerazione”.

Sullo stesso tema Silvia Salis ha dichiarato, nello stesso giorno, che è contraria a un termovalorizzatore a Scarpino: “Si devono mettere d’accordo. Piciocchi ha detto che non sarebbe possibile tecnicamente, Bucci dice che può essere a Scarpino. Vedo molta confusione tra di loro. Io penso che non sia la soluzione ideale fare un impianto sovradimensionato in una discarica che sta per chiudere, nel 2030 chiuderà ed è a 12 chilometri dal casello autostradale. Devono essere trovate soluzioni alternative. La Regione ha un suo compito, come ce l’hanno Amiu e il Comune di Genova. Dal 27 maggio ci metteremo al lavoro per farlo”.

No al termovalorizzatore anche in altre aree della città metropolitana? Su questo punto Salis ha detto: “Credo che la Città metropolitana abbia pagato molto anche in termini di rifiuti. Deve tornare a essere una risorsa per Genova, ma anche essere ascoltata. La soluzione va trovata in modo serio, non con dichiarazioni ridicole”. D’altronde anche Piciocchi non ha dato indicazioni su dove realizzare l’impianto, decisione che non spetta direttamente al Comune di Genova né ad Amiu.

Ad ogni modo, secondo il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi il campo largo presenta diversità di vedute anche in tema di trasporto pubblico locale. “Sulla gratuità del trasporto pubblico – afferma – dove ora Salis si è messa a rincorrere la nostra proposta, non spiega se la pensa come i suoi alleati che la vogliono subordinare alla presentazione dell’Isee, oppure se crede di lasciarla così come noi l’abbiamo fatta”.

In effetti Salis ha detto più volte che la sua intenzione è di proseguire con la sperimentazione tariffaria così come impostata attualmente (gratuità per over 70 e under 14 senza limiti Isee), anche se più volte ha sottolineato che servirà chiarezza sui conti di Amt.

“Invece di spiegare e rispondere, riesce solo a dare del bullo al presidente della Regione (si riferisce a questo episodio) – conclude Piciocchi – una grave mancanza di rispetto istituzionale che non ci si aspetta certamente da chi ambisce alla guida di una delle più importanti città del Paese, ecco, i genovesi attendono scelte su queste e tante altre domande e sono francamente stufo di assistere a una campagna elettorale fondata solo sull’autocelebrazione della propria immagine. Le ricordo che non siamo su un set cinematografico e che la gente non si accontenta di vedere le troupe o i droni quando va in giro a fare riprese per i mercati”, conclude.

Autore
Genova24

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