Comunali, Salvini: “A Genova fatto un lavoro straordinario, chiedetevi se la città è cresciuta”
- Postato il 28 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. È Matteo Salvini il primo leader di partito del centrodestra che si affaccia alla campagna elettorale per le comunali a Genova. Stamattina la tappa al porto antico per la cerimonia di avvicendamento al comando della Capitaneria di porto, col saluto dell’ammiraglio Piero Pellizzari e l’insediamento del contrammiraglio Antonio Ranieri. Poi, sotto un sole già estivo, la visita a Euroflora tra le installazioni di piazzale Kennedy. Alle 18.30 l’evento clou al Teatro della Gioventù con iscritti e simpatizzanti della Lega.
“Io porto ai genovesi anni di buona amministrazione. A Begato ho mantenuto la promessa fatta con l’amministrazione comunale di avere case nuove, e ai cittadini di tante periferie genovesi abbiamo portato in dote nuove piazze, nuove infrastrutture, nuovi giardini, nuovo verde, senza parlare solo delle grandi opere – commenta il vicepremier a margine del suo tour accompagnato dal suo viceministro Edoardo Rixi, Alessandro Piana e altri esponenti del Carroccio – Genova in questi anni è cresciuta o no? La domanda che un genovese si deve fare andando al voto fra venti giorni è questa: Genova nel 2025 è più avanti, è più bella, è più moderna, è più sicura, è più ricca, è più solida della Genova che era governata dal Pd e da Marta Vincenzi, sì o no? Se la risposta è sì, squadra che vince non si cambia“.
Salvini non interviene nella bufera scatenata nelle ultime ore a partire dalle dichiarazioni di Maurizio Gasparri a proposito di Silvia Salis: “Caruccia ma non sa niente di amministrazione. Le elezioni non sono un concorso di bellezza”. La risposta è laconica: “Sono vicepresidente del Consiglio, non commento le frasi degli altri“. E poi ribadisce: “Non chiedo il voto per la Lega o per Piciocchi perché gli altri sono brutti, belli o cattivi o simpatici. Io penso che Bucci prima e Piciocchi adesso abbiano fatto e faranno un enorme lavoro in tutti i quartieri genovesi. Quindi a me della polemica interessa zero e auguro le migliori fortune ai candidati della sinistra, però ritengo che il centrodestra e la Lega abbiano fatto un lavoro straordinario. Oggi Genova è sicuramente più avanti rispetto a come l’abbiamo trovata”.
La sua previsione? “Penso che Genova riconfermerà il buon governo e centrodestra. L’ha fatto in Regione Liguria pochi mesi fa con Marco Bucci. Spero che tanti vadano a votare, perché mi piacerebbe che Piciocchi fosse il sindaco di tutti, non solo di una parte”.
E se non fosse così, il sostegno del governo verrà a mancare insieme all’allineamento politico? “Io incontro quotidianamente sindaci di tutti i colori politici perché rispondo ai cittadini: fare nuovi treni, avere porti e aeroporti sicuri è a vantaggio dei cittadini, non dei sindaci – replica il vicepremier -. Di qualunque colore siano i sindaci, il mio mestiere è trovare soldi per fare opere pubbliche. Lo faccio nella mia Milano, nonostante il sindaco di Milano non perda occasione per commentare, attaccare, provocare, insinuare. I soldi per le metropolitane o per le Olimpiadi io li trovo non per il sindaco, per i cittadini”.
Per il ministro delle Infrastrutture uno dei dossier più caldi sul tavolo è quello della nuova diga di Genova: “Non posso permettermi di essere ottimista a sensazione. Noi seguiamo centinaia di cantieri e l’obiettivo è di quello di finirli in tempo, diga compresa. Faccio l’esempio delle Olimpiadi. Le Olimpiadi in Italia cominceranno il 6 febbraio del 2026. Non posso sperare che finisca tutto in tempo: finirà tutto in tempo. Diciamo che fra la diga, il tunnel subportuale, la torre piloti e l’alta velocità che collegherà Genova e Milano, conto che, nonostante tutti i problemi tecnici che gli ingegneri hanno trovato, si finisca in tempo”:
Intanto procede il lavoro sulla riforma dei porti, che il governo vuole mettere sotto il controllo di una holding aperta ai capitali privati e alla quotazione in borsa, ipotesi che ha già trovato la netta contrarietà dei parlamentari liguri del Pd. “Conto che a breve, e vuol dire entro la fine della primavera, la riforma dei porti sia legge – ha detto Salvini -. Siamo a buon punto, stiamo lavorando col ministero dell’Economia. Significa investire, come stiamo investendo miliardi di euro in tutte e 16 le autorità portuali, ma avere un’idea comune, evitare che ci siano soldi sprecati o differenti visioni, anche perché il Mediterraneo è una fonte di ricchezza inestimabile per il futuro, quindi spendere bene i soldi sui porti è fondamentale. A me interessa un controllo pubblico, poi se ne sta occupando egregiamente il viceministro Rixi che da genovese e da marittimo, rispetto a me che son milanese, è molto più attento”.
Poi un commento su Euroflora: “Significa lavoro, significa 400 espositori, significa per le aziende la possibilità di vendere in Italia, in tutto il mondo, significa centinaia di migliaia di visitatori. È l’esempio di una Genova che non ha perso tempo a polemizzare, ma ha costruito in questi anni, ha ricostruito, si è risollevata ed è un esempio a livello internazionale. Non solo il valore economico, ma anche il valore morale e la bellezza di Genova è aumentata. Sono orgoglioso di quello che i genovesi hanno costruito in questi anni, son contento di essere qua e conto di tornarci a lungo”.