Con Motivation, YUQI dà corpo a una nuova era: “La mia forza è credere in me stessa”

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Di Panorama
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Ci sono voci che nascono dentro un gruppo e, col tempo, imparano a vibrare di luce propria. La voce di YUQI delle i-dle non è mai stata soltanto un tassello di un insieme, ma una fiamma riconoscibile, capace di illuminare anche quando intorno brucia un intero firmamento. In lei c’è quella forza rara che non si costruisce sul palco, ma che arriva da un’intensità naturale, da una presenza che non può essere contenuta. Oggi quella voce torna al centro con M.O., il singolo che segna il debutto del suo primo progetto solista Motivation: un lavoro che non è un semplice ritorno, ma la dichiarazione di una donna che ha scelto di raccontarsi da sola.

M.O. è molto più di una canzone: è una mappa emotiva. Un brano che pulsa della sua energia più intima, scolpito su un ritmo boom-bap essenziale, attraversato da liriche che oscillano tra forza e vulnerabilità. La voce di Yuqi, ruvida e inconfondibile, si posa sulle parole come un marchio che non lascia scampo, trasformando la musica in una confessione senza filtri. È un canto di resistenza, ma anche un sorriso ironico rivolto al futuro; è un atto di coraggio, che ha sempre abitato la sua storia. Perché fin dai primi giorni come trainee a Seoul, Yuqi non ha mai scelto la via più facile: ha inseguito l’autenticità.

Il suo percorso da solista non nasce oggi, ma si nutre di tappe fondamentali che hanno disegnato un cammino coerente e, allo stesso tempo, sorprendente. Dal debutto con A Page (2021) alle collaborazioni con artisti internazionali come Alan Walker e JVKE, fino alle colonne sonore Netflix e ai programmi televisivi in Cina, Yuqi ha sempre mostrato di saper oltrepassare i confini. Ogni progetto è stato un atto di indipendenza, un tassello di un mosaico che racconta una personalità sfaccettata e libera.

La sua impronta non si ferma alla performance. Yuqi è anche autrice e produttrice: il suo nome nei crediti di brani come Lost, Reset, Dark (X-File) o All Night rivela la sua doppia anima, quella dell’artista che vive il palco e quella della creatrice che plasma la musica dal principio. Non è un dettaglio, ma la chiave per capire chi è davvero: un’artista che non subisce la sua carriera, ma la costruisce.

Con Motivation, e in particolare con M.O., Yuqi chiude un cerchio e ne apre un altro. Non è più soltanto la solista che si affianca a un gruppo iconico, né la giovane promessa che impara dai successi. È una donna che ha imparato a tenere in equilibrio collettivo e individualità, appartenenza e autonomia. Una voce che non teme di mostrarsi fragile e, nello stesso tempo, indistruttibile. In ogni nota di questo progetto c’è il riflesso più autentico di ciò che è diventata: un’artista globale che non smette di sorprendere, di attraversare confini, di riscrivere continuamente il proprio racconto.

Panorama ha parlato in esclusiva con lei.

Hai pubblicato il tuo primo single album Motivation. Come ne racconteresti l’essenza in poche parole?
Come suggerisce il titolo, l’essenza di questo lavoro è davvero la “Motivazione di YUQI”. Più che seguire regole o aspettative, ho voluto mostrare che la mia spinta nasce dal fidarmi della mia intuizione. È quella fiducia che mi ha permesso di andare avanti ed è l’energia che desideravo trasmettere a chi ascolta.

La title track M.O. fonde il boom bap anni ’90 con la tua cifra di sicurezza. Perché hai scelto questo sound e come riflette la tua identità artistica di oggi?
Il boom bap anni ’90 è sempre stato uno dei miei generi preferiti e aspettavo il momento giusto per cimentarmi con esso. Ha un’energia grezza con cui sento una forte connessione. Con M.O. ho voluto canalizzare quella forza in un brano capace di raccontare il lato più audace di me come artista, proprio in questo momento.

Hai descritto la canzone come rivelatrice della tua “motivazione più autentica”. C’è un’esperienza personale che ha davvero plasmato questa motivazione?
Crescere in mezzo a tante persone diverse ha avuto un grande impatto su di me. Ogni incontro mi ha lasciato insegnamenti e ispirazioni che mi hanno fatto guardare il mondo con occhi nuovi. Ho capito che, per andare avanti, devo credere in me stessa, amarmi e non perdere mai la fiducia. È questa la mentalità che oggi mi guida come artista.

Come hai affrontato il processo creativo di questo single: sei partita dai testi, dal beat o dal concept?
Il processo per questo single, soprattutto per M.O., è nato in modo molto naturale. Stavo vivendo un momento di frustrazione e, invece di trattenerlo, ho riversato quelle emozioni direttamente nella canzone. Ho sentito che l’hip-hop fosse la forma perfetta per dar loro profondità e trasformarle in un linguaggio che mi rappresentasse davvero.

La fiducia in te stessa è sempre stata parte integrante della tua immagine, ma Motivation ha anche mostrato lati più vulnerabili o emozioni nuove?
Sì, assolutamente. La fiducia è sempre stata un mio tratto distintivo, ma con questo single ho voluto mostrare anche un lato diverso. Con M.O. emerge la mia parte più sicura e audace, ma negli altri brani racconto un volto più emotivo e vulnerabile, che finora non avevo mai mostrato.

Se Motivation fosse un film, come immagineresti la scena iniziale?
La vedo come me che faccio addormentare tutte le persone negative. È una scena drammatica ma anche un po’ giocosa, perché significa spegnere la negatività e aprire la strada a fiducia, divertimento e motivazione.

In cosa questo single si distingue dai tuoi precedenti lavori solisti e quali nuovi lati di YUQI ha rivelato?
Penso che la differenza stia proprio nei lati inediti che ha mostrato. Ha introdotto la mia identità più hip-hop, ma ha anche rivelato colori più emotivi e vulnerabili. Credo che attraverso questo progetto gli ascoltatori abbiano scoperto una YUQI più matura musicalmente e con un’immagine ancora più forte.

Ci sono gruppi rookie o solisti della scena K-pop che ti hanno colpito di recente?
Ultimamente mi ha colpito molto ALLDAY PROJECT! Dato che mi sono allenata con WOOCHAN, inizialmente li ho seguiti per quel legame, ma amo davvero la loro musica e il loro percorso. Non vedo l’ora di ascoltare i loro futuri album e seguirne le attività.

Se potessi collaborare con un artista K-pop, chi sceglieresti e che tipo di brano immagineresti insieme?
Mi piacerebbe collaborare con i sunbaenim di SUPER JUNIOR. Hanno sperimentato tantissimi stili diversi e penso che una traccia hip-hop con loro sarebbe entusiasmante, e magari anche un po’ giocosa. Posso già immaginare quanto sarebbe divertente lavorare insieme.

Ci sono artisti internazionali che ti ispirano nello stile o nelle performance?
Dua Lipa è per me una grande ispirazione. Amo il modo in cui le sue canzoni trasmettono allo stesso tempo fiducia e groove. Inoltre, il modo in cui domina il palco con carisma e regala performance potenti è qualcosa che ammiro molto.

Hai già lavorato con artisti internazionali: come ti sei approcciata a collaborazioni con culture diverse?
Queste esperienze mi hanno insegnato a restare aperta, curiosa e adattabile. Mi sono concentrata nel comprendere la loro prospettiva, sia musicale che personale, condividendo al tempo stesso le mie idee e il mio stile. Credo che comunicazione e rispetto reciproco siano gli elementi che rendono queste collaborazioni naturali, stimolanti e significative.

Se c’è un’emozione che M.O. ha lasciato negli ascoltatori, quale vorresti che fosse?
Vorrei che fosse la fiducia, insieme alla forza. M.O. incarna il mio atteggiamento: audace, pieno di energia e sicuro di sé. Spero che queste sensazioni restino con le persone anche molto tempo dopo aver ascoltato il brano.

Se dovessi definirti con una sola parola, quale sarebbe e perché?
La parola che uso sempre per descrivermi è “superstar”. Non perché creda di esserlo già, ma come promemoria per portare fiducia, passione ed energia in tutto ciò che faccio. Mi spinge a ispirare gli altri dando sempre il meglio e mi motiva a crescere fino a diventare la superstar che sogno di essere.

Autore
Panorama

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