Concerto Primo Maggio, i Patagarri urlano “Free Palestine” e la comunità ebraica risponde: “Invocare la nostra distruzione è ignobile”. Da Ghali a Elodie, cosa è successo sul palco
- Postato il 2 maggio 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
La lunga maratona di dieci ore di musica e spettacolo sotto l’insegna dello slogan di Cgil, Cisl e Uil “Uniti per un lavoro sicuro” si è svolta baciata da una bellissima giornata e da 50 artisti che hanno abbracciato tutti gli stili musicali. Poco importa se qualcuno ha storto il naso indicando la kermesse come il “Sanremino del Primo Maggio”, la risposta in piazza è stata importante con migliaia di presenze, provenienti da ogni parte d’Italia.
C’era grande attesa per Giorgia che ha proposto un medley dei suoi successi: “Il mio giorno migliore”, “Oronero”, “Gocce di memoria”, “Tu mi porti su”, “Niente di male” e con la sanremese “La cura per me” ha scatenato un fortissimo boato di cori sull’inciso. Uno dei momenti più belli. Nessun messaggio politico da Ghali, in realtà l’artista con eleganza ha cantato (anche col microfono spento e qualche problema tecnico) “Habibi”, “Casa mia” e “Paprika” e ha salutato tutti, sgaiattolando via. Nessun riferimento alle guerre né alla pace, in compenso tra il pubblico è apparsa la bandiera della Palestina. Poi Achille Lauro, primo in classifica album con “Comuni Mortali” ha eseguito “Incoscienti giovani”, “Amor” e “Amore disperato”. “Da sempre e per sempre dalla parte di chi ha bisogno. È per voi il mio amore disperato”, è la dedica del cantautore.
Il ricordo commosso di Benvegnù – Omaggio a Paolo Benvegnù sul palco del Primo Maggio. Il cantautore, scomparso improvvisamente lo scorso dicembre, è stato omaggiato dalla sua band che si è esibita sulle note di “Oceano” insieme a Brunori Sas e “Mare verticale” con Ermal Meta.
I Patagarri urlano: “Palestina libera”. La risposta della Comunità ebraica: “Ignobile”– Sono stati i Patagarri, protagonisti dell’ultima edizione di X Factor, a esporsi sul palco con “Free Palestine”. La band, durante l’esibizione ha espresso la posizione sul conflitto a Gaza. “Crediamo che finché ogni popolo non sarà libero di autodeterminarsi e vivere in pace, non potremo essere felici”, hanno dichiarato, invitando poi il pubblico a ripetere con lo slogan. Reagisce Victor Fadlun, Presidente della Comunità Ebraica di Roma: “Appropriarsi della nostra cultura, delle melodie a noi più care, per invocare la nostra distruzione, è ignobile. C’è qualcosa di davvero sinistro, macabro, nell’esibizione dei Patagarri”.
BigMama: “Se non vi piaccio io cambiate canale” – La conduttrice denuncia l’odio online dal palco: “Nell’ultimo periodo c’è tantissimo odio. Tantissimo. Parlerò dell’argomento dell’hating, di tutti quelli che si sentono liberi di commentare negativamente quello che fai. Sta diventando tutto troppo esagerato. Io mi chiedo: perché vi parte questo sadismo, che magari arriva dall’insoddisfazione? Se non vi piaccio io cambiate canale; se non vi piace il mio corpo fate in modo di non diventare mai come me; se non vi piace quello che dico, bloccatemi: ma fateci vivere. Che ne sapete della mia storia? Il mio corpo mi ha fatto soffrire, ma io lo perdono, perché non lo potete perdonare voi? Non ho mai chiesto a nessuno di essere come me, quello che dico a voi intelligenti è di guardare la faccia di queste persone che insultano e dire: meno male che io non sono così”.
Da Alfa a Elodie la piazza si accende letteralmente – Tra i momenti più applauditi e riusciti l’apparizione di Alfa sul paco che con “Il filo rosso” ha fatto scatenare la piazza “Bellissima”, “Vai!” e “Il filo rosso”. Un artista che sa come fare il pop e sa farlo molto bene. Poi i cori per Gazzelle che prima interrompe l’esibizione per un problema tecnico e poi “Non sei tu”, “Tutto qui”, “Destri”. Prontissimo per Eurovision Song Contest 2025 Lucio Corsi non poteva che cantare anche “Volevo essere un duro”. Prove per gli stadi per Elodie con “Black Nirvana”, “La coda del diavolo”, il nuovo singolo “Mi ami mi odi” che dà il titolo al nuovo disco e “Bagno a mezzanotte”. “Mi è sempre piaciuto perché questa è la casa dei diritti. E questa festa ci ricorda sempre che i diritti sono di tutti o sono privilegi. Non dimentichiamolo”, sono state le sue parole. Brunori Sas ha portato il cantautorato puro con “La ghigliottina”, “Al di là dell’amore” e “La verità”. “Rimaniamo svegli, rimaniamo uniti, buon Primo maggio” è stato il suo augurio. Dopo Joan Thiele, Serena Brancale, Luché, Rocco Hunt, Fulminacci e The Kolors a chiudere la maratona musicale è un altro concorrente di Eurovision Song Contest 2025 per la Repubblica di San Marino, Gabry Ponte e l’inno di Sanremo 2025 “Tutta l’Itala”.






L'articolo Concerto Primo Maggio, i Patagarri urlano “Free Palestine” e la comunità ebraica risponde: “Invocare la nostra distruzione è ignobile”. Da Ghali a Elodie, cosa è successo sul palco proviene da Il Fatto Quotidiano.