Conclave, perché la prima fumata nera ci ha messo così tanto tempo a uscire. Le votazioni di oggi
- Postato il 8 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
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Dopo la fumata nera (con un ritardo che all’inizio sembrava autorizzare la speranza di un esito alternativo) di ieri, riprendono le votazioni per scegliere il nuovo Papa. I cardinali elettori si sono ritrovati oggi alle 8 nel Palazzo Apostolico, per celebrare messa e lodi nella Cappella Paolina.
Oggi 4 votazioni, due fumate (a meno che…)
A seguire si ritireranno alle 9.15 in Sistina per recitare l’Ora media e procedere poi alle prime due votazioni. Due sono le fumate previste: una a fine mattinata, una la sera, ovvero al termine di entrambe le votazioni del mattino e del pomeriggio.

A meno che il nuovo Papa non venga eletto alla prima delle due votazioni previste di mattina e di pomeriggio: in quel caso la fumata sarà anticipata attorno alle 10.30 se si raggiungerà l’intesa in mattinata o intorno alle 17.30 se sarà necessaria anche la prima votazione nel pomeriggio.
Ma perché ieri il fumo nero ci ha messo così tanto a uscire dal comignolo più osservato del mondo? Pare, si mormora, che il cardinale Raniero Cantalamessa abbia tirato troppo per le lunghe la sua “meditazione”, circa tre quarti d’ora di orazione. Rispetto all’ultimo Conclave il ritardo accumulato è durato più di un’ora.
Ha inciso, sussurrano esperti ed insider, il fatto che i cardinali, oltre ad essere diciotto in più, rispetto all’ultimo conclave, nella maggior parte sono neofiti e diversi di loro non parlano italiano. Quindi le operazioni di voto hanno preso decisamente più tempo.
La meditazione del cardinal Cantalamessa
In quel lasso di tempo che è parso lunghissimo la scena se l’è presa tutta un gabbiano, strategicamente appollaiato proprio accanto al santo comignolo, riempiendo l’inquadratura fissata dalle emittenti televisive di tutto il globo. Il volatile è finito al centro di numerosissimi post su X, la sua immagine ritoccata per ‘travestirlo’ da nuovo pontefice o rilanciata per rimarcare la lunga attesa per il verdetto.
Ieri pomeriggio dunque, come atteso, c’è stato solo un primo test per contarsi e per verificare quali sono i pesi di ingresso per i favoriti. Le indiscrezioni continuano ad evidenziare in pole position Pietro Parolin, ma crescono Francis Prevost, Jean-Marc Aveline; restano saldi in cima al toto-Papa anche Pierbattista Pizzaballa e Matteo Zuppi. E poi ci sono gli outsider dei quali si parla poco ma che hanno una grande stima all’interno del collegio dei cardinali, come l’ex capo dei salesiani Angel Fernandez Artime.
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