Concorsi pilotati a Giurisprudenza, l’ex prorettrice Trucco e altre 6 persone a processo per falso
- Postato il 9 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Dei 25 indagati iniziali, a giudizio per i presunti concorsi truccati alla facoltà di Giurisprudenza a processo andranno solo sette imputati. E solo per uno dei reati contestati, quello di falso. L’inchiesta della Procura di Genova deflagrata nel 2022 con due arresti ai domiciliari e dimissioni dalle cariche più importanti, ha perso per strada diversi pezzi.
La prima riguarda l’abolizione da parte del ministro Nordio, del reato di abuso d’ufficio, poi alcune sentenze della Cassazione che hanno di fatto affossato il reato di turbativa d’asta dicendo in alcune distinte sentenza che non sussiste nel caso di concorsi universitari. Circa la metà degli imputati erano stati prosciolti in un procedimento stralcio e ieri proprio per la turbativa d’asta sono cadute le accuse per l’ex Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Toscana, Camilla Bianchi, insieme al padre Antonio Bianchi e per il ricercatore Omar Caramaschi. Reato estinto per il prof emerito Pasquale Costanzo, deceduto alcuni mesi fa.
A processo per il reato di falso andranno la ex prorettrice Lara Trucco, Vincenzo Sciarabba, Remo Dominici, Patrizia Vipiana, Patrizia Magarò, Alessandro Morelli, Carmela Maria Giustina Salazar. Per Trucco resta in piedi anche l’accusa di accesso abusivo ai sistemi informatici.
Fra i legali difensori degli indagati ci sono Raffaele Caruso, Nicola Scodnik, Marco Bosio, Gennaro Velle, Massimo Ceresa Gastaldo. L’udienza è fissata il prossimo 5 novembre davanti al giudice Marco Canepa.
“Il mio operato quale Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Toscana – commenta Camilla Bianchi in una nota dopo il proscioglimento – si è sempre svolto, con la massima correttezza nel convinto perseguimento del superiore interesse delle persone di minore età, nonché nel pieno rispetto della fiducia che il Consiglio Regionale ha voluto a suo tempo accordarmi. Nonostante l’inevitabile amarezza per quanto subito, resta saldo in me il valore morale ed etico con cui ho da sempre adempiuto ai ruoli istituzionali ricoperti sino ad oggi e sento di dover ringraziare vivamente tutti coloro che con convinzione mi hanno espresso solidarietà e vicinanza nei momenti più difficili”.