Congresso di Area Democratica per la Giustizia, Salis: “La politica non limiti i poter della magistratura”

  • Postato il 10 ottobre 2025
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Panorama genova centro storico

Genova. “Va sottolineata la forza della legge nel rispettare il diritto e i diritti di tutta la comunità. Il diritto non vale fino a un certo punto, deve valere sempre e dovrebbe essere uguale per tutti e tutte. Questo spesso è messo in discussione, ma noi siamo qui per dire che non bisogna limitare la magistratura, non bisogna insinuare dubbi politici sulla magistratura. È la garanzia della tenuta del nostro Paese”. Così la sindaca di Genova, Silvia Salis, intervenuta in apertura del quinto congresso nazionale di Area Democratica per la Giustizia, in programma dal 10 al 12 ottobre al Teatro della Tosse.

“Ospitare a Genova il quinto congresso nazionale di Area Democratica per la Giustizia è motivo di orgoglio e responsabilità per la nostra città in un momento storico in cui è fondamentale lavorare per ricostruire un rapporto sano tra magistratura e politica – ha aggiunto Salis, portando il proprio saluto dal palco – Dopo anni di conflitto, il rapporto tra politica e magistratura deve tornare a essere all’insegna della divisione dei poteri nel pieno rispetto della nostra Costituzione. La politica non deve in alcun modo provare a limitare i poteri della magistratura”.

“La separazione delle carriere, uno dei temi cardine della riforma della giustizia, sembra invece avere questo obiettivo – ha proseguito la prima cittadina – ma la riforma Cartabia ha già ampiamente limitato i passaggi. La giustizia ha bisogno di risorse e non di slogan. Servono fondi per i palazzi di giustizia, per l’assunzione del personale, soprattutto in ambito amministrativo. E il Comune di Genova, nonostante le necessità ataviche di personale, si sta già muovendo in questa direzione, collaborando con gli uffici giudiziari e distaccando personale amministrativo alle procure e alle cancellerie”.

“Al congresso – ha aggiunto la sindaca – si parla di diritti, diritti negati e diritti fantasma, un tema che ho a cuore, uno dei pilastri della nostra amministrazione. Non a caso uno dei miei primi atti concreti è stato il riconoscimento dei figli di due madri. E siamo pronti per aprire un ufficio comunale dedicato ai temi della comunità Lgbtqia+”.

Ancora, ha proseguito, “tra i diritti sempre più negati, nella regione più anziana d’Italia non posso non citare quello a una sanità pubblica. E nella giornata mondiale per la salute mentale mi preme sottolineare l’importanza dell’istituzione di un servizio nazionale di psicologia pubblico e gratuito, per cui ho firmato la petizione recentemente assieme a tanti altri sindaci. Infine, non possiamo dimenticare che nei cassetti della Regione e del Parlamento è ferma da troppo tempo una legge sul fine vita e anche questo penso sia un atto di responsabilità che questo Paese deve portare avanti”.

In conclusione, ha detto infine Salis, “vedo dal programma che questa sera è in programma un evento sulla giustizia ascoltando De André. Mi auguro che possa essere l’occasione per riflettere su quanto sia sempre più necessario, nell’agire quotidiano di tutti noi, ricordarci di chi ha veramente più bisogno che vengano riconosciuti e rispettati i suoi diritti fondamentali, di “questi servi disobbedienti alle leggi del branco” e di “non dimenticare il loro volto” “.

Autore
Genova24

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