Conor McGregor, confermata in appello la condanna per stupro in sede civile
- Postato il 31 luglio 2025
- Sport News
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Conor McGregor ha perso il ricorso in appello civile contro la condanna per stupro ai danni di Nikita Hand. Il campione di arti marziali miste MMA a novembre è stato condannato a pagare 206mila sterline (circa 248mila euro) di danni, più le spese processuali, alla donna che lo ha accusato di averla violentata in un hotel di Dublino nel 2018. McGregor ha sempre negato ogni accusa, parlando di un rapporto consensuale. Nikita Hand aveva intrapreso la causa civile dopo che il pubblico ministero aveva deciso di non perseguire l’atleta irlandese sotto il profilo penale vista l’assenza di “ragionevoli prospettive di condanna“. Che invece è arrivata in sede civile. La donna ha sempre sostenuto che McGregor l’aveva brutalmente picchiata e costretta a un rapporto. Insieme alla star della MMA è stato condannato a pagare le spese processuali anche il suo amico James Lawrence.
Nikita Hand, parlando fuori dal tribunale, ha dichiarato di essere grata per il supporto ricevuto durante tutta la causa civile. “Questo appello mi ha traumatizzata più e più volte, essere costretta a rivivere tutto ciò che è successo ha avuto un impatto enorme su di me”. Poi ha lanciato un appello: “Ad ogni sopravvissuta là fuori, so quanto sia difficile, ma per favore, non lasciatevi zittire. Meritate di essere ascoltati, meritate anche giustizia. Oggi posso finalmente andare avanti e cercare di guarire”.
Conor McGregor, 37 anni, è uno dei lottatori più popolari e più pagati al mondo. Fiore all’occhiello della Ultimate Fighting Championship, il principale organizzatore di combattimenti di MMA, a marzo scorso è stato perfino ospite del presidente Usa Donald Trump alla Casa Bianca, in occasione della Festa di San Patrizio.
L'articolo Conor McGregor, confermata in appello la condanna per stupro in sede civile proviene da Il Fatto Quotidiano.