Conte: “Israele bombarda, distrugge e riscrive la legalità internazionale. È un precedente pericoloso”

  • Postato il 23 giugno 2025
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Israele sta esagerando? Questa espressione mi fa orrore. Cosa significa Israele stia esagerando? A Gaza abbiamo un genocidio. Non c’è un’esagerazione, ma un genocidio in corso da 20 mesi in violazione del diritto internazionale umanitario”. Così si esprime il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervenendo alla trasmissione Non Stop News su Rtl 102.5, a proposito della condotta di Israele nella Striscia.
“A Gaza – prosegue Conte – è in atto un’azione militare contro civili inermi: oltre 16 mila bambini sono stati uccisi, il numero complessivo delle vittime ha ormai superato quota 60mila. E ogni giorno si continua a morire. La media giornaliera sfiora i 100 palestinesi uccisi. Non si può parlare di esagerazione: questo è un genocidio»”.

L’ex presidente del Consiglio si sofferma anche sugli attacchi israeliani in Iran: “In questo momento, anche buona parte dell’opinione pubblica accarezza positivamente quanto sta accadendo, perché si pensa che in Iran siano brutti, sporchi e cattivi con un regime teocratico che non può suscitare nessuna simpatia rispetto alle nostre sensibilità e ai nostri valori. Questo è verissimo. Però attenzione: Israele non aderisce al trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari, possiede già bombe atomiche proprie e non è sottoposto a nessun controllo dell’AIEA. Stiamo dicendo che Israele non solo può colpire liberamente nfrastrutture nucleari o legare all’arricchimento dell’uranio, ma può anche scorrazzare indisturbato per distruggere qualunque sito militare collegato. E lo fa addirittura con il dichiarato obiettivo di un cambio di cambio regime”.
E aggiunge: “Stiamo creando un precedente. Questo cos’è? Rispetto del diritto internazionale? No, è Israele che sta riscrivendo a suo piacimento le regole della legalità internazionale. Tra l’altro, tutte le esperienze di cambio regime, dalla Libia, all’Iraq, all’Afghanistan, sono state fallimentari, perché hanno prodotto instabilità. Un’instabilità che oggi si sta producendo alle porte dell’Europa. E l’Europa in tutto questo che cosa fa? Fa da spettatrice, come sempre“.

Infine, Conte risponde a una domanda sull’ex ministro Luigi Di Maio, oggi inviato speciale dell’Unione europea per il Golfo. Alla richiesta del conduttore su come stia svolgendo il suo incarico, l’ex premier replica con fermezza: “Non lo sto seguendo adesso personalmente. Credo che le crisi che sono in atto nel Medio Oriente siano al di là delle sue capacità, delle sue forze. Quindi, non mi permetto di giudicarlo”.
“Ma vi siete più sentiti”, insiste il giornalista.
“No, non ci siamo più sentiti”, replica Conte.
“E pensa che in futuro potrebbe esserci qualcosa su cui lavorare insieme?”, incalza il conduttore.
Conte taglia corto: “Luigi Di Maio è uscito in malo modo dalla nostra comunità. Quando c’è stato il governo Draghi, ha deciso di fondare il suo partito. Da questo punto di vista non c’è nessuna prospettiva politica in comune. Mi sembra evidente che, in un momento di difficoltà in cui era necessaria una compattezza della squadra per essere coerenti con gli impegni presi con i nostri elettori, chi ha deciso di fare un altro partito e di sposare l’agenda Draghi non può avere alcun futuro con noi“.

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Il Fatto Quotidiano

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