Conte l’insoddisfatto, attacca il mercato del Napoli (e fa un torto a De Laurentiis)

  • Postato il 23 settembre 2025
  • Di Panorama
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Insensibile a tutto, al trascorrere del tempo e delle stagioni, al sommarsi dei successi e delle (poche) delusioni, Antonio Conte continua a recitare se stesso. La parte dell’insoddisfatto perenne, dell’uomo che non deve chiedere mai ma anche di quello che, una volta chiesto e ottenuto, non è mai abbastanza. Chi lo mette sotto contratto lo sa ed è chiaro che il rischio valga la pena di essere corso, visto che il tecnico leccese è solito arrivare, chiedere, lamentarsi, vincere e poi ricominciare daccapo.

Dunque, nessuna sorpresa che Conte abbia definito il Napoli scudettato che allena come una specie di gruppo di ragazzotti non all’altezza del compito che li attende che consiste nel ripetersi in Italia, dove la concorrenza attraversa periodi di transizione, facendo al contempo bene in Europa. Non la specialità della casa, considerato il curriculum dello stesso AC una volta messo il naso in Champions League.

Conte e il mercato del Napoli: ecco cosa ha detto

Ha detto Conte, dopo aver sofferto le pene dell’inferno per battere il Pisa non senza aiutino arbitrale: “Sento parlare di mercato importante, ma il grande mercato è un’altra cosa”. E ancora: “Il mercato è stato importante a livello numerico, perché anche se spendi 150 milioni di euro per 9 giocatori significa che ne hai spesi 15 per ognuno e i giocatori importanti sono altri, hanno dei costi”. Con tanti saluti ai sacrifici del presidente De Laurentiis e alla carriera di De Bruyne che è arrivato a parametro zero e, forse, per questo non entra nel ragionamento di Conte.

La realtà è ovviamente diversa e parla di una rosa già forte che è stata allungata per qualità e quantità, di una società capace di reagire al colpo della sfortuna – infortunio di Lukaku – gettando sul tavolo 50 milioni di euro per prendere un attaccante dal profilo internazionale (Hojlund), di un costo rosa che è il più alto della Serie A e di un ribaltamento storico delle gerarchie del calcio italiano.

La nuova realtà del calcio italiano: comanda il Napoli

Comanda Napoli e le grandi del Nord inseguono. Non era mai accaduto e in fondo – disconoscendo lo stato reale delle cose – Conte fa un torto prima di tutto ai napoletani e al suo patron. Nessuno glielo farà notare, non sono previste voci critiche nel coro partenopeo, ma questa è la situazione. AC recita se stesso e lo sfogo sul mercato del Napoli è molto simile ad altri che hanno puntellato la sua carriera, come quando a Milano segnalò che non andavano bene Barella e Sensi per essere subito competitivi e via discorrendo.

E’ un giochino psicologico scoperto. Difficile che scarichi le pressioni sulle spalle di altri, tecnici davvero alle prese con situazioni problematiche e che devono ricostruire o avviare un nuovo ciclo; è probabile che si tratti di una sorta di necessità di affermare la propria centralità. Tradotto: se vinciamo sarà merito mio, nonostante tutto, se qualcosa andrà male la colpa è degli altri. Inutile perché l’altra verità e che Conte è bravo davvero, anche senza doverselo far dire ogni volta usando sempre lo stesso strumento.

Autore
Panorama

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