Conti deposito: la guida completa
- Postato il 6 maggio 2025
- Economia
- Di Blitz
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Una delle opportunità più interessanti offerte dalle banche è quella dei depositi a risparmio. Grazie a questo tipo di prodotto finanziario garantito dal FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) fino a un tetto di 100.000 €, il titolare può ottenere una percentuale di rendimento sui fondi versati.
Si tratta di una soluzione perfetta per chi desidera mettere da parte i propri risparmi esponendosi a un rischio minimo, anche se vi sono in ogni caso delle condizioni da rispettare. Nelle prossime righe è disponibile una trattazione dettagliata sull’argomento, con un bilancio obiettivo tra pro e contro.
Depositi a risparmio, ecco in cosa consistono
Quando un cliente decide di aprire un conto deposito affida alla banca i propri soldi a partire da una soglia minima, variabile a seconda dell’istituto e del tipo di contratto. In cambio della custodia delle somme (e della rinuncia ai margini di operatività ammessi per i conti correnti), il titolare riceve gli interessi maturati come remunerazione. Attualmente esistono 2 opzioni di conto deposito accessibili sia allo sportello sia online in pochi minuti, a zero spese di gestione:
• libero
• vincolato.
Il primo ha tassi d’interesse più contenuti e corrisposti ogni 3 mesi, ma permette di accedere agli importi versati in ogni momento senza pagare penali. Tale soluzione è l’ideale per coloro che, pur volendo mettere da parte i risparmi, potrebbero avere necessità di effettuare prelievi nel breve termine.
Meno flessibile è il conto deposito vincolato: prevede spese per un eventuale ritiro anticipato, ma tende a offrire rendimenti più elevati man mano che la durata del contratto si protrae nel tempo. Questo prodotto finanziario è adatto a chi può permettersi di tenere ferma una certa quantità di denaro per un determinato periodo (in genere fino a 5 anni).
Gruppi bancari come Santander, nato in Spagna nel 1857 e avente sedi in tutta Europa, propone due tipologie di conto deposito: Io Posso (senza vincoli) e Io Scelgo (svincolabile alla scadenza prevista) a tassi convenienti. Il tutto in pochi minuti e senza spese di apertura.
Come avvengono le transazioni di versamento e prelievo?
Dal momento che i depositi a risparmio non sono concepiti per eseguire frequenti movimentazioni di denaro e non prevedono l’emissione di carte di pagamento, devono essere associati a un conto corrente intestato a uno dei titolari. Non è possibile, quindi, fare versamenti e ritiri diretti (per esempio, in contanti), ma sempre tramite un C/C di appoggio.
I motivi per cui conviene aprire un conto deposito
In aggiunta al rendimento a zero spese di attivazione, avere questo prodotto finanziario può risultare vantaggioso per diverse ragioni. La prima è l’assenza di oscillazioni relative al capitale versato: essendo indipendenti dai mercati azionari (proprio perché finalizzati al risparmio), i depositi non sono soggetti a perdite dovute all’instabilità della valuta.
Un altro punto a favore dell’apertura è legato alla garanzia offerta dal FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi), prevista dalle disposizioni di legge e dai regolamenti bancari italiani per importi non superiori a 100.000 €. In caso di fallimento dell’istituto di credito, quest’ultimo è tenuto a risarcire il cliente per somme che si trovano entro la soglia indicata.
Anche i tassi d’interesse lordi sono sicuramente più alti di quelli ottenibili dalla tenuta esclusiva dei conti correnti. Per i depositi a risparmio liberi, Santander offre il 2% all’anno, mentre per i conti deposito vincolati la percentuale sale fino al 2.5%.

Da ricordare la semplicità delle operazioni consentite, strettamente correlata ai limitati margini di movimentazione delle somme e alla necessità di associare un C/C. Lo stesso dicasi per l’impegno minimo richiesto nella gestione, possibile anche da remoto mediante dispositivi come smartphone, tablet e PC, in ogni momento della giornata e senza fare file agli sportelli.
I depositi, infine, danno l’opportunità di avere fino a 3 cointestatari. In caso di decesso di uno, gli importi possono essere liquidati subito per la quota spettante ai superstiti (secondo il sistema delle firme disgiunte) oppure sbloccati interamente al momento della successione (firme congiunte), in base a quanto stabilito dalla legge. Ai fini ereditari, quindi, conviene aprirli entro il nucleo familiare.
Depositi vincolati e non, tasse e spese previste
Come tutti i prodotti finanziari disponibili sul mercato, anche i conti deposito sono soggetti a ritenute fiscali. Lo Stato italiano, in particolare, prevede una tassazione pari al 26% sulle plusvalenze generate (non sul capitale), in quanto si tratta di contratti stipulati con istituti privati non rientranti nei regimi agevolati.
Per giacenze d’importo pari o superiore a 5.000 €, inoltre, si applica un’aliquota del 2‰ (0.20%) come imposta di bollo. In entrambi i casi, le detrazioni vengono effettuate direttamente dalla banca, entro i termini di rendicontazione. Non sono previste, invece, spese di apertura, chiusura, mantenimento, elaborazione dell’estratto conto in formato digitale, transazioni in entrata e in uscita.
Come aprire un deposito a risparmio?
I più autorevoli istituti di credito (a titolo di esempio, Santander) danno l’opportunità di attivare depositi liberi e vincolati online in pochi minuti. Basta scegliere l’opzione più in linea con le proprie esigenze, inserire l’IBAN e gli altri dati richiesti (se si fa il login con SPID la compilazione avviene in automatico) e attendere la conferma da parte del sistema.
L’offerta è rivolta a persone residenti in Italia che abbiano compiuto almeno 18 anni e possiedano un conto corrente intestato. In caso di titolarità condivisa del C/C è possibile inserire il relativo IBAN, purché il contratto con la banca venga stipulato con tutti i soggetti.
Alla luce di quanto è emerso, i conti deposito sono uno strumento adatto alle esigenze dei risparmiatori. Anche se le somme maturate non risultano particolarmente elevate al netto delle tasse, si tratta di una soluzione sicura e di semplice gestione, a patto di scegliere un istituto bancario affidabile e con un servizio di customer care sempre pronto ad aiutare i clienti in presenza di eventuali criticità.
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