Contributo di 2 euro in farmacia per pagare il ticket. I farmacisti: “Brutta situazione. Sembriamo una società di recupero crediti”
- Postato il 13 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “E’ una cosa brutta, senza senso e ridicola. Sembra che dobbiamo riscuotere dei crediti per conto delle Asl e quindi per conto di Regione Liguria, ma noi ne ne possiamo nulla. Siamo costretti a chiedere questi due euro ai clienti per far quadrare i conti del servizio“. Sono queste le parole di alcuni farmacisti sentiti da IVG riguardo alla questione che dal 12 maggio, in applicazione del DGR 208/2025, è diventata a carico del cittadino una quota di due euro per il servizio di riscossione del ticket per le prestazioni sanitarie.
Come avevamo annunciato, dal 12maggio, dunque, per prenotare visite ed esami in farmacia si deve pagare “un contributo che riguarda solo il pagamento del ticket per non esenti”, come lo aveva definito l’assessore alla Sanità, di Regione Liguria, Massimo Nicolò.
“Questo servizio cassa fino a ieri ci veniva rimborsato dalle Asl di competenza, per conto della Regione – spiegano – su ogni ticket ci venivano restituiti, a fine mese, circa due euro (più iva) dalle Asl. Adesso non è più così, li dobbiamo chiedere ai cittadini e non possiamo sottrarci. I conti per le farmacie non cambiano, però è un lavoro “sporco” che dobbiamo fare noi. E’ chiaro che è una mera questione economica, la sanità è in crisi, la Regione e le Asl sono in difficoltà (sempre più indebitate) e così invece che rimborsaci loro ci fanno rimborsare dai cittadini”, continuano.
Il contributo di due euro si applica esclusivamente in caso di pagamento del ticket sanitario presso le farmacie e non per l’attività di prenotazione, che resta gratuita per i cittadini. L’assessore Nicolò ha affermato come la cifra di due euro sia “un contributo per l’utilizzo di un servizio che consente di pagare il ticket senza doversi recare fisicamente presso gli sportelli Cup o le casse ospedaliere“.
“Così si viene a creare una disuguaglianza tra noi e i Cup o le casse ospedaliere – fanno eco i farmacisti – se vieni da noi paghi due euro altrimenti no. Non è giusta questa disuguaglianza, ci dobbiamo mettere noi la faccia per conto di altri. Se si vogliono sgravare i Cup ospedalieri da queste incombenze e centralizzare queste attività sulle farmacie per agevolare il rapporto tra cittadino e sistema sanitario devi però dare le stesse garanzie, anche in termini economici. Vero che sono solo due euro ma se un paziente ha più prenotazioni da fare iniziano ad essere cifre sostanziose”, spiegano.
“E’ chiaro che per noi questo servizio di pagamento ticket e prenotazioni esami ha un costo in termini strettamente economici ma anche di tempo perché ci vogliono persone dedicate che vanno retribuite – concludono – se invece non ci sono persone dedicate ma questo servizio viene svolto dai farmacisti è comunque un disagio per noi perché devono staccarsi dal banco e dedicare tempo a questa procedura. Non possiamo farlo gratuitamente perché altrimenti il sistema non regge, ma un conto è farci pagare dalle Asl o da Regione un conto dai cittadini. Non siamo in accordo con questo scelta da parte della Regione”.
La Regione ricorda inoltre che i cittadini possono continuare a prenotare gratuitamente visite ed esami in farmacia e attraverso i seguenti canali: gratuitamente presso gli sportelli Cup, tramite il portale online, attraverso il numero verde regionale.