Corruzione e evasione, in Italia urge una rivoluzione culturale per la legalità

  • Postato il 8 novembre 2025
  • Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Corruzione e evasione, in Italia urge una rivoluzione culturale per la legalità

Il Sindaco Galli: In Italia, legalità contro corruzione ed evasione fiscale. Serve un cambiamento culturale e politico: senza giustizia sociale non c’è futuro.


Abbiamo bisogno di legalità, di onestà per poter costruire qualcosa di nuovo e migliore rispetto a questo pessimo presente. Legalità significa rispetto delle regole, che altro non è che rispetto del prossimo. Ogni giorno veniamo a conoscenza di fatti giudiziari che minano la fiducia dei cittadini verso la politica, verso lo Stato rappresentato sovente da funzionari infedeli e corrotti. L’Italia, in particolare, è afflitta patologicamente da un altissimo livello di corruzione, che poi è la cartina tornasole dell’opera devastante delle mafie e della criminalità organizzata. Anche l’impressionante livello di evasione fiscale, gli italiani storicamente rifiutano l’idea di contribuire alle spese dello Stato, segnala un problema gigantesco, sia sul piano culturale nonché su quello criminale legato agli immensi patrimoni occulti delle organizzazioni criminali.

CORRUZIONE IN ITALIA E L’ACCETTAZIONE PASSIVA DELL’EVASORE “FURBO”

Quello che pesa e condiziona il nostro Paese è la passiva accettazione di questo fenomeno, devastante sul piano sociale, ossia, l’evasore fiscale è percepito come uno furbo, una persona che non può fare altrimenti se vuole sopravvivere, un soggetto da imitare, sebbene altro non è che un parassita che vive sulle spalle degli onesti.

Non cito i dati ma se l’85% delle tasse proviene dal lavoro dipendente e, senza vergogna, gioiellieri e altre categorie benestanti dichiarano redditi da fame, inferiori ai loro dipendenti senza suscitare un reale moto di ribellione tra chi le tasse le paga fino all’ultimo centesimo, significa che questo Paese è davvero malato.

LAVORARE SUL PIANO CULTURALE E POLITICO

Perciò occorre lavorare sul piano culturale, per risvegliare le coscienze e fare comprendere l’importanza del rispetto delle regole quale elemento fondante dei rapporti sociali. Per fare questo occorre fornire segnali di discontinuità da parte, in primis, della politica. La legalità deve essere posta al centro di ogni scelta, dei comportamenti, dei progetti e delle idee. Legalità e lotta alle mafie sono gli unici antidoti contro ogni forma di prevaricazione, di ingiustizia, di violenza e sopraffazione; sono i pilastri su cui costruire un futuro migliore e più giusto.

Servono segnali chiari e inequivocabili che vadano nella direzione giusta; si può iniziare dalle scuole, inserendo nei programmi il rispetto della legalità e la storia dell’antimafia; si potrebbe cominciare dalle amministrazioni pubbliche, con l’adesione ad appositi ed efficaci protocolli che garantiscano la trasparenza delle procedure e l’onestà nei comportamenti. Ma dobbiamo iniziare. Siamo indietro e stiamo pagando un prezzo enorme, ma possiamo cambiare: l’importante è cominciare, partendo dalla consapevolezza che senza legalità non c’è futuro, poiché non ci sarà mai e poi mai giustizia sociale.

* Marco Galli, sindaco di Ceprano (Fr) dal 2014 al 2024

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