Cosa dirà ora Elkann a Hamilton e Leclerc: Fuoco scrive la storia a Macao, la Ferrari vince ovunque ma non in F1
- Postato il 16 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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A parte la Formula 1 la Ferrari vince e convince sempre di più. A una settimana dalla storica doppietta nel Mondiale Endurance, campionato piloti e costruttori, arriva un’altra medaglia d’oro per la scuderia del Cavallino Rampante. A conquistarla Antonio Fuoco che ha scritto un’altra pagina della storia di Maranello a Macao, centrando la prima vittoria della rossa in assoluto nella FIA GT World Cup. E chissà cosa avrà pensato e cosa dirà a questo punto il presidente John Elkann che proprio dopo l’uno-due del WEC aveva criticato aspramente Hamilton e Leclerc ricevendo nei giorni successivi diverse stroncature, l’ultima delle quale porta la firma di Giancarlo Minardi.
- Ferrari: Fuoco e fiamme a Macao, vittoria storica
- Chi è Antonio Fuoco: dal 2024 anni d'oro alla F1 in Messico
- Che dirà Elkann adesso a Hamilton e Leclerc?
- Anche Minardi bacchetta Elkann
Ferrari: Fuoco e fiamme a Macao, vittoria storica
Un’altra pagina della lunga storia di vittorie Ferrari. L’ha scritta Antonio Fuoco che a Macao ha regalato alla Ferrari la sua prima vittoria in assoluto nella FIA GT World Cup. Il pilota italiano a bordo della Ferrari 296 GT3 di AF Corse, ha dominato la gara principale sullo storico quanto difficilissimo tracciato asiatico partendo dalla pole position.

Antonio Fuoco esulta per la vittoria nella FIA GT World Cup alla 72° Macau Grand Prix
Fuoco ha mantenuto la testa della corsa in partenza e poi ha tenuto il gruppone alle sue spalle anche alla ripartenza dopo il maxi tamponamento che si è verificato al primo giro alla curva Lisboa. Antonio ha poi controllato la gara chiudendo davanti al pilota svizzero Raffaele Marciello (BMW) autore di una bella rimonta, secondo.
Fuoco ha tenuto a distanza Marciello, rifacendosi dall’amarezza del contatto con lo svizzero nel 2024 e inserendo Ferrari, accompagnata dal racing partner AF Corse, nell’albo d’oro della FIA GT World Cup di Macao. Sul podio anche Laurin Heinrich (Porsche), terzo classificato.
Chi è Antonio Fuoco: dal 2024 anni d’oro alla F1 in Messico
Antonio Fuoco ha sangue calabrese nelle vene, nato a Cariati il 20 maggio 1996. Ha iniziato a sfrecciare sui kart quando aveva solo 4 anni. Poi tutta la trafila nelle serie di preparazione ma già dal 2013 è entrato a far parte del programma del Ferrari Driver Academy. Debutta senza troppa fortuna nella Formula 2 nel 2017, nel 2018 corre anche in Formula E. Col passare degli anni entra nel progetto endurance della nuova Ferrari Hypercar che vince a Le Mans nel 2023 ma lui arriva 2° col suo equipaggio. Successo solo rimandato al 2024.
Anno da incorniciare. Da raccontare, un giorno, a figli e nipoti. Nel giugno del 2024 Antonio Fuoco ha conquistato al volante della Ferrari 499P la mitica 24 ore di Le Mans, ovvero la gara endurance più famosa e prestigiosa al mondo, insieme con Nicklas Nielsen e Miguel Molina. Si trattava del secondo trionfo per il Cavallino nella più prestigiosa corsa di endurance della storia dell’automobilismo.
E poi prima di questo successo a Macao la ciliegina sulla torta. Antonio ha fatto il suo esordio assoluto in F1, dopo tanti di gavetta nei test privati. Fuoco ha infatti preso parte alla prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico sostituendo sulla SF-25 il 7 volte campione del mondo Hamilton. Al di là del tempo e del risultato in classifica (era importante non fare danni per non rovinare il week end di Lewis) il coronamento a una carriera di alto livello nel mondo delle corse.

Che dirà Elkann adesso a Hamilton e Leclerc?
La domanda è ovviamente provocatoria. Proprio la scorsa settimana all’indomani della debacle della Ferrari in Brasile con entrambe le monoposto ritirate dopo altrettanti incidenti nei primi giri, il presidente John Elkann aveva bacchettato aspramente e direttamente i piloti, Hamilton e Leclerc, invitandoli platealmente “a parlare di meno e guidare di più”.
Un attacco frontale che è arrivato a margine di un evento di Milan-Cortina, ed in coda a un discorso più generale che voleva inizialmente dare merito a Maranello per la splendida doppietta nel WEC, Mondiale Endurance conquistata a corredo delle tre vittorie di fila a Le Mans da tre anni a questa parte nella mitica 24Ore ma che più di qualche naso, sicuramente quelli di Charles e Lewis, ha fatto storcere.
Anche Minardi bacchetta Elkann
“Le parole di Elkann? Non si guida una squadra in questo modo, le critiche si fanno all’interno di una squadra, non all’esterno. Serve una gestione da padre di famiglia, non da Tribunale”
Sono le parole di Giancarlo Minardi, uno degli ultimi “garagisti” della F1 di un tempo con il team omonimo poi rivelato da Red Bull, ex Toro Rosso e Alpha Tauri ora Racing Bulls. La stilettata di Minardi è solo una delle ultime e si aggiunge alla lista lunghissima di critiche al presidente della Ferrari, Elkann per le sue esternazioni, da Montoya a Button passando per Jacques Villeneuve