Cos’è il fiscal drag che permetterà all’Italia di arrivare ad un deficit sotto al 3 per cento, operai e pensionati penalizzati
- Postato il 5 settembre 2025
- Economia
- Di Blitz
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L’Italia raggiungerà l’obbiettivo del deficit sotto il 3 per cento del Pil entro il 2026, anticipando in questo modo l’uscita dalla procedura di infrazione europea. Ad eloggiare quanto fatto dall’Italia è stata anche la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde che ha parlato di “sforzi molto seri” sul bilancio pubblico.
I conti pubblici italiani sono quindi in ordine e viaggiano vicini al 3 per cento contro il 6 per cento della Francia alle prese con una crisi politica ed anche economica importante. Ma come ha fatto Roma a ridurre il deficit prima del previsto?
Cos’è il fiscal drag, il drenaggio fiscale
A favore i conti in ordine è stato il fiscal drag, ossia il drenaggio fiscale. Si tratta del meccanismo per cui agli aumenti in busta paga corrisponde un aumento delle imposte per via della crescita delle aliquote Irpef dovute al sistema fiscale italiano che è progressivo. Ciò porta ad azzerrare o a ridurre di molto gli aumenti di stipendio che avvengono magari per compensare l’inflazione.
A beneficiarne sono quindi le casse dello Stato a discapito soprattutto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Discorso diverso per gli autonomi che hanno il regime forfettario e godono quindi della flat tax.

Quanto ha pesato il fiscal drag dal 2020 al 2024
L’Ufficio parlamentare di bilancio ha realizzato una stima secondo la quale il fiscal drag ha inciso per venticinque dei trentasette miliardi di crescita dell’Irpef tra il 2020 e il 2024.
Si tratta di un vero e proprio tesoretto alimentato anche dagli aumenti sulle addizionali Irpef comunali e regionali. Il governo italiano ha quindi risanato le sue casse a discapito degli stipendi degli italiani che restano bassi ed erosi dall’inflazione più di molti altri partener europei, Francia compresa. Si tratta quindi di una vittoria a metà per Giorgia Meloni.
L’obiettivo deficit/Pil sotto il 3 per cento, come detto, verrà raggiunto nel 2026. Senza il fiscal drag sarebbe stato raggiunto dall’Italia nel 2029, quindi tre anni più tardi rispetto a quanto previsto dal Piano strutturale di bilancio di medio termine.
Per via del fiscal drag, sopra i 35mila euro la pressione fiscale è aumentata di due punti. Ad aver pagato di più sono operai, impiegati e pensionati proprio nel momento in cui Palazzo Chigi si vantava erroneamente di aver abbassato le tasse con il taglio del cuneo fiscale. Ed anche questo taglio è stato possibile proprio con i soldi del fiscal drag che, come abbiamo visto, ha permesso alle casse dello Stato di avere maggiori entrate.
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