Cosenza, il concerto “Delirium” infiamma il Festival delle Invasioni 2025
- Postato il 26 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Cosenza, il concerto “Delirium” infiamma il Festival delle Invasioni 2025
Al Festival delle Invasioni 2025, la serata più visionaria ha preso forma con il concerto “Delirium”, il progetto ideato dal maestro Francesco Perri. Sul palco, l’Orchestra Sinfonica Brutia accompagnata dal magico scratch di DJ Aladyn.
COSENZA – È stata una notte in cui la musica ha abbandonato ogni linearità per incendiare il pubblico della Rendano Arena con un’energia che ha rapito occhi, orecchie, mente e cuore. Al Festival delle Invasioni 2025, promosso dal Comune di Cosenza con la direzione artistica di Gianluigi Fabiano, la serata più visionaria ha preso vita con “Delirium”, il progetto innovativo del maestro Francesco Perri, direttore del Conservatorio Stanislao Giacomantonio e dell’Orchestra Sinfonica Brutia.
L’Orchestra Sinfonica Brutia e DJ Aladyn insieme per il concerto “Delirium”
Protagonisti assoluti: venticinque musicisti e due solisti eccezionali – Marco Rossin, saxofonista dal timbro magnetico, e Pasquale Allegretti Gravina, violinista dalle improvvisazioni travolgenti – che si sono uniti ai giradischi di DJ Aladyn, leggenda del turntablism italiano e voce storica di Radio Deejay. Insieme, hanno tessuto un dialogo sonoro unico, capace di fondere arpeggi classici e scratch urbani, trasformando il palco in un cuore pulsante che batteva in sincronia con il pubblico.
A scandire la performance, un allestimento maestoso e dirompente: fumi che si sollevavano come nebbia all’alba, lingue di fuoco che danzavano al ritmo, coriandoli esplosi come stelle cadenti hanno accompagnato ogni arco, ogni corda, catapultando gli spettatori in un viaggio senza confini tra secoli e generi. Le visual art di Anthony De Rosa hanno immerso la platea in atmosfere ipnotiche, mentre luci ed effetti speciali hanno aperto varchi tridimensionali tra suono e immagine. Il concerto si è aperto con l’esibizione di Marco Rossin, sospeso accanto alla statua di Bernardino Telesio, un’immagine suggestiva che ha anticipato l’incanto della serata.

Cosenza, il concerto “Delirium” infiamma il Festival delle Invasioni 2025
«Delirare significa andare oltre le convenzioni, uscire dai solchi delle abitudini, far sì che orchestra e dj smettano di essere mondi separati per diventare un unico organismo sonoro» – ha spiegato il maestro Perri nella nostra intervista, poco prima che la magia prendesse vita sul palco –. Abbiamo voluto abbattere la barriera tra chi suona e chi ascolta. Qui il pubblico non è spettatore, ma parte integrante del suono».
Molti pensavano che si trattasse di una serata riservata ai giovani, ma sotto quel cielo d’estate intere famiglie si sono lasciate conquistare dall’idea che un’orchestra potesse diventare un tappeto magico capace di sollevarli, avvolgerli e portarli lontano, verso mondi sonori inesplorati. Il pubblico non ha semplicemente assistito: ha partecipato. Ha vissuto. Ha delirato.
Non solo musica. Sul palco anche le ballerine Tania De Cicco e Rosa Aquila, con coreografie intense e cariche di contrasti, hanno creato un contrappunto scenico alle sinfonie e ai beat. Undici brani accompagnati da immagini evocative potenti, tra cui l’esplosione di Hiroshima mentre risuonava l’Inno alla gioia di Beethoven: un cortocircuito emotivo straordinario che ha stretto il cuore e acceso le coscienze, dall’urlo della guerra all’abbraccio universale della musica. Un momento inciso nella memoria, voluto fortemente dal direttore dell’Orchestra Sinfonica Brutia: «Una sorta di “Arancia Meccanica”. Il pubblico vive una visione drammatica fatta di urla e bombardamenti e, allo stesso tempo, l’Inno alla gioia».

Il viaggio musicale di “Delirium”
Il viaggio musicale ha preso slancio dalle Sinfonie 25 e 40 di Mozart, è passato per i tanghi di Roxanne, ha toccato Bach, Vivaldi e le colonne sonore di Ennio Morricone, per poi sciogliersi in improvvisazioni e frammenti elettronici che hanno acceso la notte delle Invasioni. Ogni musicista, sotto la brillante guida di Francesco Perri, non è stato solo esecutore ma attore in una performance totale.
Quella vissuta alla Rendano Arena non è stata un semplice concerto. È stata una carezza di fuoco. Un’esperienza che ha unito generazioni e linguaggi, portando la musica sinfonica dentro le vene della città. Un vero “delirium”, nel senso più creativo e necessario del termine. È stato un esperimento riuscito. Perché l’arte, quando osa delirare, sa ancora essere rivoluzione.
Orchestra Sinfonica Brutia: prossimi progetti
Ma il “delirio” non si ferma qui. L’Orchestra Sinfonica Brutia ha intrapreso da tempo un percorso di apertura e contaminazioni culturali che non snaturano il repertorio classico, ma lo arricchiscono e potenziano. Il prossimo progetto, “Bossa nova para sempre”, racconta la storia di Maria, una ragazza che ama cantare ma non ha potuto studiare, attraverso un intreccio di musica e narrazione affascinante. È la terza storia d’amore dell’Orchestra Sinfonica Brutia, dopo “8MM” (2023) e “Accarezzame” (2024). Un viaggio musicale che celebra la libertà e la passione del Brasile, trasformando ogni brano a un invito a lasciarsi trasportare dalla bellezza senza tempo della Bossa nova, con la voce di Serena Lionetto, aggiungendo un nuovo capitolo a un percorso che mira a riscrivere il ruolo dell’orchestra sinfonica.
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